Ha ispirato J.K. Rowling per il personaggio del serial killer presente nel suo romanzo "Sangue inquieto" ed è apparso, interpretato da Happy Anderson nell'eccellente serie Netflix "Mindhunter", ma Jerry Brudos è conosciuto anche per altri motivi. Uno su tutti: il suo è l'unico caso di assassino seriale feticista delle scarpe. Una cosa è certa: la sua storia e le sue peculiarità non sono le classiche da manuale dei serial killer.
L'infanzia traumatica e il feticismo
Jerry Brudos nasce nel gennaio del 1939 a Webster, South Dakota. È l'ultimo di tre figli e deve fare i conti fin da subito con gli abusi fisici ed emotivi da parte della madre. La donna è incapace di qualsivoglia manifestazione d'affetto, un elemento che avrà un'influenza fortissima sul futuro serial killer. Non solo. Fin da piccolo manifesta un interesse feticistico per le calzature femminili.
All'età di 5 anni, Jerry Brudos scopre un paio di scarpe con i tacchi alti tra alcuni rifiuti abbandonati. Le porta a casa e le indossa davanti allo specchio, ma viene pizzicato dalla madre: la sua reazione è durissima, tra botte e distruzione delle scarpe. Un episodio che non intacca la sua passione: in prima elementare prova a rubare le scarpe di una sua insegnante, ma il piano non va a buon fine. Nello stesso periodo scopre un altro feticismo, quello per la biancheria intima femminile, saltuariamente rubata dai panni stesi delle vicine.
I primi guai con la giustizia
Seguito dagli psichiatri sin dalla tenera età, Jerry Brudos coltiva la sua ossessione in gran segreto, rubando le scarpe della sorella o quelle delle vicine di casa. All'età di 17 anni il primo guai con la giustizia: rapisce e picchia una donna, minacciando di accoltellarla in caso di rifiuto di un rapporto sessuale. Giudicato dal tribunale minorile, viene sottoposto a un trattamento psichiatrico nell'Oregon State Hospital. Ma non cambia niente, anzi.
Ottenuto il diploma, Jerry Brudos si arruola nell'esercito all'età di 20 anni ma il suo comportamento non gli permette di fare carriera militare. I suoi atteggiamenti strani e controversi lo allontanano rapidamente dagli altri compagni e dopo pochi mesi abbandona. Nel 1961 ha il suo primo rapporto sessuale, la ragazza resta incinta e Brudos è costretto a sposarla. Insieme alla coniuge, si trasferisce in un sobborgo di Salem ma le perversioni sono sempre più pressanti, tanto da utilizzare il garage della sua abitazione come museo con i trofei (scarpe e biancheria intima).
Gli omicidi
Jerry Brudos non si accontenta più delle scarpe e della biancheria intima, il primo delitto è datato 26 gennaio 1968: la sua vittima è la 19enne Linda Slawson. Venditrice porta a porta di enciclopedie, la giovane viene attirata da Brudos nel seminterrato e lì aggredita e strangolata. Successivamente la spoglia e le mette vestiti e scarpe della sua collezione personale, scattando fotografie con pose provocanti. Non pago, le taglia il piede sinistro, che sarà conservato in un congelatore e utilizzato per modellare la sua raccolta di scarpe con il tacco alto. Il cadavere viene invece gettato nel fiume Willamette.
La seconda vittima è Karen Sprinker, 18 anni, rapita sotto la minaccia delle armi da un parcheggio fuori da un grande magazzino il 27 marzo del 1969. Vestito con abiti femminili, Brudos la porta nel suo garage, le fa provare la sua collezione di biancheria intima e la fotografa. Poi la strangola e la violenta. Ma non è tutto: in preda alla furia, Brudos le taglia un seno per farne un fermacarte di plastica. Anche in questo caso di sbarazza del cadavere gettandolo nel fiume Willamette.
Il 26 novembre del 1968 Jerry Brudos uccide Jan Susan Whitney. Ferma sull'Interstate 5 tra Salem e Albany per un problema alla macchina, la 23enne viene "soccorsa" dal serial killer. Quando lei è ancora in macchina, la strangola con una cinghia di cuoio e la violenta. Poi decide di tenere il corpo appeso alla carrucola nel suo garage per diversi giorni, scattando foto e compiendo altri atti di necrofilia. Anche in questo caso taglia uno dei seni e ne fa uno stampo in resina. Il cadavere viene gettato nel Willamette insieme al piede di Slawson, che nel frattempo si è putrefatto.
Dopo due tentati rapimenti - la 24enne Sharon Wood e la 15enne Gloria Gene Smith - Jerry Brudos firma il suo quarto e ultimo omicidio: quello di Linda Salee. Il 23 aprile del 1969, la 22enne viene rapita nel parcheggio di un centro commerciale e portata nel già citato: il modus operandi non cambia, la strangola e la violenta. Questa volta però si spinge ancora più in là: non le taglia un seno, ma applica una corrente elettrica al corpo per vedere il risultato. Infine, il cadavere viene smaltito nel Willamette.
La fine di Jerry Brudos
Nel maggio del 1969 un pescatore trova i corpi di Karen Sprinker e Linda Salee nel Willamette. La polizia avvia le indagini e chiede informazioni al vicino campus universitario. Una giovane indica come faccia sospetta quella di Jerry Brudos, che pochi giorni prima l'aveva contattata telefonicamente per un appuntamento. Gli inquirenti ottengono un mandato di perquisizione per la sua abitazione e trovano le prove per incastrare il trentenne. Arrestato, confessa subito i suoi crimini.
Il 28 giugno del 1969 si dichiara colpevole di tre omicidi di primo grado (Sprinker, Whitney e Salee) e viene condannato a tre ergastoli da scontare nel penitenziario statale dell'Oregon.
Nessun processo e nessuna condanna per l'omicidio della Slawson, perché non sono state trovate prove sufficienti. Jerry Brudos muore in prigione il 28 marzo 2006, sconfitto da un cancro al fegato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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