In Cina si è aperto il terzo Plenum del ventesimo comitato del Partito Comunista Cinese, ovvero la riunione più importante di ogni ciclo, nella quale - storicamente - sono state adottate le principali decisioni economiche e politiche. Nella quattro giorni dovrebbe essere definita una strategia per una crescita economica autosufficiente del Paese in una fase caratterizzata da preoccupazioni per la sicurezza nazionale e per le restrizioni nell'accesso alle tecnologie americane. L'evento, che si svolge presso l'Hotel Jingxi di Pechino, presente da oltre 60 anni, caratterizzato da un'architettura in stile sovietico e gestito dall'esercito, risente inevitabilmente dell'attentato contro Donald Trump, che potrebbe agevolare la corsa del repubblicano verso la Casa Bianca.
L'hotel del Plenum
Durante l'evento circa 370 alti funzionari si sono riuniti sotto la presidenza di Xi Jinping in un hotel situato nel quartiere di Haidian, a Pechino. L'edificio in questione è l'Hotel Jingxi, gestito – si dice – dello Stato Maggiore dell'esercito cinese e mega blindato per un incontro delicatissimo. Sopra i cieli della capitale c'è il divieto assoluto di far volare droni commerciali mentre i media del Paese hanno iniziato ad offrire resoconti su quanto sta accadendo al Plenum.
Cosa sappiamo di questo albergo? Il Corriere della Sera ha scritto che l'albergo compare nella classifica di Tripadvisor, dove ha collezionato ottime recensioni, soprattutto per il suo yogurt fatto in casa servito agli ospiti. Ospiti che non sono turisti qualunque, bensì delegazioni di funzionari, quadri intermedi e burocrati.
La sua storia è particolare: all'inizio della Rivoluzione Culturale, nel 1966, vi si nascosero vari dirigenti preoccupati per l'azione delle allora Guardie Rosse maoiste. Più di 10 anni dopo, l'ex presidente Deng Xiaoping scelse l'edificio come sede del terzo Plenum, quello durante il quale sarebbe stata attuata la graduale apertura al mercato.
Riflettori su Xi
Grande protagonista del Plenum è ovviamente il presidente cinese, Xi Jinping, che nella riunione a porte chiuse - ha riferito l'agenzia Xinhua - ha illustrato una bozza riguardante le sue prossime decisioni sull'"approfondimento delle riforme e l'avanzamento della modernizzazione cinese". Questi incontri, solitamente, si focalizzano sul lungo periodo, tuttavia non va esclusa l'adozione di misure con effetti immediati nel tentativo, ad esempio, di contrastare la prolungata flessione del settore immobiliare e il persistente malessere che ha rallentato la ripresa cinese dopo la pandemia di Covid. Ci si aspetta che venga confermato il percorso sinora tracciato da Xi ma non manca chi spera in misure volte a rispondere alle preoccupazioni su una crescita economica soffocata dalla crescente controllo esercitato dal governo sulle imprese e sulla società.
Mentre l'Ufficio di statistica rendeva noto che il pil è della Cina cresciuto del 5 per cento nei primi sei mesi dell'anno, la produzione industriale del 5,3 per cento a giugno, del 6 per cento nel primo semestre dell'anno, mentre continua il calo del mercato immobiliare anche se a un passo meno accelerato, Xi ha aperto il lavori garantendo "l'ulteriore approfondimento delle riforme e avanzamento della modernizzazione".
Il conclave, atteso per l'autunno scorso, si tiene solo ora a causa di un rinvio rimasto privo di motivazioni ufficiali - mentre Europa e Stati Uniti vivono un periodo post-elettorale, o di elezioni cruciali, e non si vede la fine dei conflitti dall'Ucraina al
Medio Oriente. Ma come sottolinea la Xinhua, che paragona Xi a Deng Xiaoping, le aspettative per un nuovo round di riforme profonde è aumentato, dissolvendo i timori su una stagnazione o perdita di slancio dell'economia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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