La "diplomazia degli ostaggi" di Teheran continua tenere in ballo i Paesi europei. Questa sera l'ambasciatore della Repubblica islamica dell'Iran in Francia è stato convocato presso il Ministero dell'Europa e degli Affari esteri francese. Una vicenda che è legata intimamente al caso della liberazione della giornalista italiana Cecilia Sala, incarcerata in Iran da 19 dicembre all'8 gennaio. L'ambasciatore iraniano è stato convocato tre giorni dopo che il ministro degli Esteri francese aveva dichiarato che i futuri legami dell'Iran e l'allentamento delle sanzioni dipendevano dal rilascio di tre cittadini francesi detenuti nel Paese, alcuni dei quali in condizioni simili alla tortura.
Al rappresentante diplomatico è stata ribadita con la massima fermezza la richiesta di rilascio immediato dei cittadini francesi ostaggio di Stato della Repubblica islamica dell'Iran. La loro situazione è intollerabile, con condizioni di detenzione spaventose, alcune delle quali equivalgono alla tortura secondo il diritto internazionale, si rende noto. Le autorità francesisi dichiarano impegnate a garantire il rilascio dei prigionieri e a sostenere le loro famiglie e i loro cari. In questo contesto, Parigi consiglia ai cittadini francesi di non recarsi in Iran e, a coloro che già si trovano in Iran, si consiglia di partire immediatamente a causa del rischio di arresto e detenzione arbitraria, conclude il Quai d'Orsay.
"La situazione dei nostri compatrioti tenuti in ostaggio in Iran è semplicemente inaccettabile. Sono stati ingiustamente detenuti per diversi anni, in condizioni indegne", ha affermato il ministro degli Esteri Jean-Noel Barrot. Secondo le autorità francesi, tre cittadini francesi sarebbero detenuti in Iran. Cecile Kohler e il suo compagno Jacques Paris sono incarcerati in Iran dal maggio 2022 con l'accusa di spionaggio, un reato capitale nella Repubblica islamica. Un altro cittadino francese, identificato solo con il nome di battesimo, Olivier, è in carcere dall'ottobre 2022. Le autorità francesi non hanno diffuso i dettagli del suo caso.
Kohler, insegnante di letteratura francese contemporanea, è stata arrestata arbitrariamente insieme al suo compagno Paris durante un viaggio in Iran con l'accusa di "spionaggio". Sia Paris che Kohler sono stati sottoposti a condizioni di detenzione disumane, tra cui confessioni false e forzate sulla televisione di Stato.
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