Uragano in Ucraina e Russia: trincee e difese distrutte in Crimea

Il maltempo ha danneggiato alcune delle postazioni difensive costruite da Mosca in Crimea. Blackout in dieci oblast ucraini. Disagi e danni anche nei territori occupati dal Cremlino

Uragano in Ucraina e Russia: trincee e difese distrutte in Crimea
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Il maltempo imperversa sull'Ucraina, dove continua senza sosta il conflitto che antepone le forze di Kiev all'esercito russo. Il Servizio di emergenza ucraino ha riferito di interruzioni di corrente in 386 insediamenti dislocati in dieci differenti oblast, compresi quelli di Odessa, Mykolaiv e Kirovohrad. Ingenti danni si sono verificati anche nel sud della Russia, in Crimea e nelle regioni occupate. Il ministero dell'Energia ha parlato di 1,9 milioni di persone rimaste senza elettricità a causa di un uragano. Dal punto di vista militare, le condizioni meteo avverse hanno danneggiato alcune delle postazioni difensive costruite da Mosca.

Il maltempo “contro” Russia e Ucraina

Per quanto riguarda il bilancio del maltempo, ancora provvisorio, è di due morti e 10 feriti. Una vittima è segnalata in Crimea e una a Sochi. La tempesta, con venti che ieri hanno raggiunto i 40 metri al secondo, ha distrutto i tetti di case, sradicato alberi, inondato abitazioni e provocato seri danni alle strutture turistiche sulle spiagge della Crimea. Una cinquantina di voli in partenza e in arrivo agli aeroporti di Mosca sono stati cancellati. Il fronte della tempesta potrebbe aver inoltre indebolito le difese marittime della Russia. Sul web circolano alcuni video che mostrano come violente onde abbiano spazzato via postazioni di tiro e danneggiando edifici tecnici allestiti dal Cremlino.

Il presidente del Parlamento della Crimea, Vladimir Konstantinov, ha detto che si spera che l'acqua comincerà a defluire dalle zone abitate a partire da questa sera, ma il processo richiederà ancora "diversi giorni". "Quello che abbiamo visto - ha aggiunto Konstantinov - è stato un Armageddon. Non si ricordano venti e onde di tale forza".

Roman Vilfand, direttore scientifico del Centro idrometeorologico, ha detto all'agenzia Ria Novosti che si è trattato della tempesta più forte che abbia colpito la Crimea da quando sono cominciate le osservazioni meteorologiche. A memoria d'uomo un simile evento si verificò a Balaklava nel novembre del 1854, durante la Guerra di Crimea, quando la flotta degli Alleati (britannici, turchi, francesi e sardi) ebbero una trentina di navi della loro flotta affondate.

Neve, acqua e vento

I servizi di emergenza ucraini hanno condotto 62 missioni nell'oblast di Odessa, tirando fuori dalla neve 145 auto, sei autobus e cinque ambulanze. Inoltre, secondo il rapporto, il traffico lungo l’autostrada M15 è attualmente vietato. Le tempeste di neve hanno costretto alla chiusura dei principali impianti di riscaldamento locali. "Una volta ripristinata la stabilità dell'alimentazione elettrica, il processo di riscaldamento riprenderà immediatamente", hanno rassicurato le autorità, alle prese con un nemico difficile da arginare.

Il maltempo ha colpito l’Ucraina nello stesso fine settimana in cui la Russia ha attaccato il Paese con 75 droni Shahed.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha utilizzato parte del suo discorso notturno di domenica per ringraziare coloro che lavorano per ripristinare i servizi. Ha anche detto che in condizioni così difficili, gli ucraini dovrebbero essere particolarmente grati ai militari che stanno combattendo contro i nemici russi.

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