Il "megaterremoto" che spaventa il Giappone. L'allarme: "Si rischiano 300mila morti"

L'attenzione degli esperti si concentra sulla Fossa di Nankai, dalla quale si sono già originati eventi sismici di straordinaria potenza

Il "megaterremoto" che spaventa il Giappone. L'allarme: "Si rischiano 300mila morti"
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Paura in Giappone, dove gli esperti lanciano un monito alla popolazione, ipotizzando l'arrivo di un "megaterremoto" in grado di colpire pesantemente la nazione e di provocare danni superiori a quelli conseguenti alle scosse registrate negli ultimi giorni.

I timori sono talmente forti che il premier Fumio Kishida ha deciso di annullare i suoi impegni, sia il viaggio in Asia Orientale, con le programmate visite in Kazakistan, Uzbekistan e Mongolia che la partecipazione a un vertice regionale. Sale quindi l'allarme nel Paese del Sol Levante dopo la prima scossa di magnitudo 6.9 e la seconda di 7.1: la terra ha tremato forte, provocando danni e feriti e riportando alla mente di tutti la tragedia del 2011. Al momento, per fortuna,non ci sono state conseguenze così gravi, e l'allarme tsunami lanciato dopo i due sismi è rientrato in modo abbastanza rapido, ma secondo gli esperti potrebbe non essere finita qui.

Negli ultimi terremoti verificatisi nella parte sudoccidentale del Paese non si sono per fortuna registrati danni gravi: ciò nonostante, stando a quanto riportato dalla Fire and Disaster Management Agency, tredici persone sono rimaste ferite, alcune delle quali colpite dalla caduta di oggetti, nelle prefetture di Miyazaki, Kagoshima e Kumamoto.

"Come primo ministro con la massima responsabilità per la gestione delle crisi, ho deciso che dovrei rimanere in Giappone per almeno una settimana", ha dichiarato il primo ministro ai giornalisti nel corso di una conferenza stampa. Kishida ha ammesso che la popolazione è "molto in ansia" per via dell’allerta lanciata dall'Agenzia meteorologica giapponese (JMA) a seguito del terremoto che ieri ha provocato otto feriti: un alert basato sul nuovo sistema elaborato dagli esperti dopo il sisma di magnitudo 9.0 che nel 2011 scatenò uno tsunami e causò il disastro della centrale nulceare di Fukushima. Furono 18.500 allora le vittime, e il timore è quello che la terra possa tremare ancora con maggiore violenza rispetto alle scorse ore.

"La probabilità di un nuovo forte terremoto è più alta del normale, ma questo non significa che si verificherà", ha annunciato la Jma. La previsione deriva dalla consapevolezza che un evento sismico di eccezionale violenza potrebbe venire a verificarsi prossimamente nella fossa di Nankai, uno dei punti di maggiore attività sismica di tutto il pianeta.

Ci sarebbe il 70% di probabilità che ciò si verifichi entro i prossimi 30 anni, colpendo con violenza la fascia costiera che si affaccia sull’oceano Pacifico e provocando 300mila morti. Come detto, l'attenzione degli studiosi è rivolta alla vasta fossa di Nankai, al largo del Giappone orientale, dove già in passato si sono originate scosse di magnitudo 8/9.

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