Due italiani massacrati in Germania: il cadavere in giardino e l'arresto dello zio

Nel giardino dell'omicida è stato rinvenuto il cadavere di una giovane di 20 anni, ex ragazza del 23enne, scomparsa da domenica

Due italiani massacrati in Germania: il cadavere in giardino e l'arresto dello zio

Christian Zoda, 23enne di origini messinesi, è morto lo scorso mercoledì 21 dicembre a causa delle ferite riportate dopo un'aggressione armata subita dinanzi alla pizzeria di proprietà del padre nella cittadina tedesca di Albstadt, a sud di Stoccarda in Germania.

Ferito dai proiettili esplosi dalla pistola di cui il suo assalitore era in possesso intorno a mezzogiorno, il giovane è spirato in ospedale poche ore dopo il ricovero. La polizia tedesca si è occupata di condurre le indagini sull'omicidio, arrestando un uomo di 52 anni: al momento del fermo quest'ultimo, che conosceva Christian Zoda, è stato trovato in possesso della medesima pistola presumibilmente rivolta contro il giovane messinese. Un delitto che sarebbe direttamente ricollegabile a un altro omicidio, quello di Sandra Quarta, ex ragazza del 23enne. Il corpo senza vita della 20enne, sparita da qualche giorno, è stato rinvenuto dagli inquirenti proprio nel giardino di casa dell'assassino di Zoda. Peraltro, riferisce la stampa locale, Sandra Quarta sarebbe imparentata proprio col 52enne.

Duplice omicidio

Secondo quanto riferito dal quotidiano tedesco "Schwarzwälder Bote", la giovane risultava irreperibile almeno dalla scorsa domenica. Le ricerche da parte della polizia locale sono iniziate martedì 20 dicembre, anche con l'ausilio di cani molecolari ed elicotteri. Nessun indizio utile, tuttavia, è emerso prima dell'omicidio di Christian Zoda. Solo dopo il fermo del presunto responsabile è stato possibile per gli inquirenti fare luce sulla sparizione della ragazza, il cui cadavere è stato rinvenuto, come anticipato, proprio nel giardino della casa del 52enne. Sempre secondo il "Schwarzwälder Bote", le autopsie sui corpi delle vittime avrebbero rivelato una morte causata da colpi di pistola.

Visto quanto emerso, gli inquirenti hanno effettuato ulteriori scavi nel giardiono di casa dell'indagato, che non starebbe collaborando alle indagini, dopo avere scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere.

La denuncia di Zoda

Appena due giorni fa, inoltre, Zoda aveva diffuso su Facebook le immagini di Sandra Quarta per denunciarne la scomparsa. Nell'annuncio si diceva che la 20enne risultava irrintracciabile da domenica, e che aveva lasciato "borsa, scarpe, giacca, occhiali, e cellulare a casa". "Non ha contattato nessuno e non è andata al lavoro", aveva aggiunto il giovane nel suo post.

"Christian lavorava nel ristorante di suo padre. Viveva in Germania dall’età di 12 anni e stava col padre, perché i suoi sono separati. Non era il fidanzato ma a quanto ne so era un amico molto stretto di Sandra", spiega una cugina del giovane messinese a La Sicilia, "ancora sappiamo molto poco sulla dinamica dell’omicidio".

"Mio cugino non veniva a Messina dal 2018 ma ci sentivamo. Era un giovane molto perbene e un gran lavoratore. Sappiamo solo che nell'omicidio c'entra lo zio di Sandra. Non sappiamo altro. Le indagini sono ancora in corso, spero sia fatta giustizia", conclude la ragazza.

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