Morto dopo due mesi il primo trapiantato col rene di maiale

Richard "Rick" Slayman si è spento all'età di 62 anni: era stato il primo paziente a sottoporsi a trapianto di rene di maiale presso il Massachusetts General Hospital

Morto dopo due mesi il primo trapiantato col rene di maiale
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È stato il primo paziente al mondo a sottoporsi a trapianto di rene di maiale geneticamente modificato, ma purtroppo Richard "Rick" Slayman non ce l'ha fatta, spegnendosi all'età di 62 anni. L'uomo è morto a due mesi dall'intervento che avrebbe dovuto prolungare la sua vita. A dare la notizia la famiglia e l'equipe del Massachusetts General Hospital che per tanto tempo l'ha seguito. Ancora da accertare le cause effettive del decesso.

La storia di Rick

Richard Slayman è un nome che entrerà inevitabilmente nella storia della medicina. Costretto a sottoporsi a dialisi da diversi anni per una grave patologia renale, Slayman subì un primo trapianto da donatore umano nel 2018, ma dopo soli cinque anni il rene cessò di funzionare, costringendo l'uomo a tornare nuovamente alla dialisi. Le condizioni disperate del paziente avevano quindi convinto i medici del Massachusetts General Hospital a tentare la strada, ancora tutta da esplorare, dello xenotrapianto, ossia trapiano da un'altra specie.

Gli organi destinati al trapianto sarebbero dunque arrivati da un maiale geneticamente modificato per essere compatibile con il corpo umano. Una strada controversa, ma sempre più seguita, anche a causa della difficoltà nel reperire organi umani. Basti pensare che, secondo quanto stimato dall'United Network for Organ Sharing, soltanto negli Usa più di 100mila persone sono in attesa di trapianto e più di 17 pazienti al giorno muoiono in attesa dell'organo che dovrebbe salvare loro la vita.

Lo scorso 16 marzo, dunque, Richard Slayman, considerato un paziente terminale, è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico ed ha ricevuto i reni donati dal maiale. L'uomo, che viveva nello stato del Massachusetts, aveva riposto inizialmente bene al trattamento, facendo sperare. A distanza di due mesi, purtroppo, la drammatica notizia, anche se i medici del Massachusetts General Hospital sono cauti nell'indicare le cause del decesso.

Richard Slayman è morto sabato 11 maggio. Non sarebbero però stati riscontrati dei collegamenti fra il decesso e il trapianto, o almeno non ancora.

Le dichiarazioni dell'ospedale

"Il Mass General è profondamente rattristato per l'improvvisa scomparsa del signor Rick Slayman", si legge nel post pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale dell'ospedale. "Non abbiamo alcuna indicazione che fosse il risultato del suo recente trapianto.

Il signor Slayman sarà sempre visto come un faro di speranza per innumerevoli pazienti sottoposti a trapianto in tutto il mondo e siamo profondamente grati per la sua fiducia e volontà di far avanzare il campo degli xenotrapianti. Offriamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia e ai cari del signor Slayman mentre ricordano una persona straordinaria la cui generosità e gentilezza hanno toccato tutti coloro che lo conoscevano".

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