Nato, Rutte sarà il prossimo segretario generale: ecco da quando sarà in carica

Mark Rutte sarà il prossimo segretario generale della Nato al posto dell'uscente Jens Stoltenberg. Decisivo il ritiro della candidatura del suo sfidante romeno Klaus Iohannis

Nato, Rutte sarà il prossimo segretario generale: ecco da quando sarà in carica
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Mark Rutte sarà il prossimo segretario generale della Nato. L'ex primo ministro olandese prenderà ufficialmente il posto di Jens Sotltenberg a partire dal prossimo 2 ottobre. La decisione era nell'aria ma la vera svolta si è concretizzata in seguito alla decisione del presidente romeno Klaus Iohannis di ritirare la sua candidatura alla guida dell'Alleanza Atlantica, spianando sostanzialmente la strada alla nomina di Rutte. Quest'ultimo ha ricevuto oggi il sostegno della Romania, ultima Paese che mancava all'appello, dopo aver incamerato quello di Ungheria e Slovacchia.

Rutte nuovo segretario della Nato

L'ufficialità, come detto, arriverà il prossimo 2 ottobre, circa un mese prima delle elezioni presidenziali che potrebbero cambiare il volto degli Stati Uniti. Non dovrebbero però esserci sorprese. E a sostituire Stoltenberg alla guida della Nato sarà presuumibilmente Mark Rutte.

La svolta decisiva, dicevamo, è arrivata con la scelta di Iohannis di ritirare la sua candidatura per il vertice dell'organizzazione transatlantica. "Sulla Nato ne parleremo di più domani. Presenterò le questioni al consiglio della difesa e poi all'opinione pubblica. Domani i media saranno informati" sulla scelta o meno di (Mark) Rutte alla guida della Nato, aveva dichiarato il presidente romeno.

Durante una riunione del Consiglio Supremo di Difesa Nazionale, lo stesso Iohannis ha quindi dichiarato di aver informato gli alleati della Nato di voler fare un passo indietro. Il presidente romeno, si legge in una nota diffusa dalla presidenza romena, ha chiesto ai membri del citato Consiglio di pronunciarsi sulla candidatura di Rutte.

Questi si sono dichiarati favorevoli all'appoggio della Romania alla candidatura del primo ministro olandese. Dopo il via libera di Ungheria e Slovacchia, dunque, non ci sono più ostacoli per Rutte, che dovrebbe essere incoronato al vertice di Washington del 9-11 luglio e iniziare il suo mandato in autunno.

La doppia svolta

Il passo indietro di Iohannis è stato decisivo. Così come il via libera di Viktor Orban. Il premier ungherese, ieri, ha annunciato, dopo il recente accordo con la Nato per non doversi unire alle attività alleate in Ucraina, di sostenere l'ex leader olandese come prossimo segretario generale dell'Alleanza.

"Con l'annuncio di oggi del primo ministro Orbàn penso che sia ovvio che siamo molto vicini a una conclusione. Credo fermamente che l'Alleanza deciderà presto chi sarà il mio successore", aveva invece detto Stoltenberg, direttamente da Washington, in una conferenza stampa insieme al Segretario di Stato Usa, Antony Blinken.

I segretari generali dell'Alleanza atlantica devono essere sostenuti all’unanimità dagli alleati della Nato. Iohannis aveva annunciato la sua intenzione di partecipare alla corsa per la posizione di leadership della coalizione già a marzo, sostenendo i meriti di una rinnovata prospettiva dell’Europa orientale nel mezzo della guerra in corso nella vicina Ucraina della Romania.

Rutte, fedele alleato dell’Ucraina, è stato ampiamente considerato il favorito nella

competizione per il massimo incarico nella Nato, ma ha dovuto affrontare – e recentemente superare – in primis l’opposizione dell’Ungheria, che ha mantenuto legami più amichevoli con la Russia. Adesso non ci sono più ostacoli.

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