Oscar Pistorius sarebbe pronto a tornare in libertà. L'ex campione paralimpico sudafricano, a dieci anni di distanza dall'omicidio della sua compagna, la connazionale modella Reeva Steenkamp, potrebbe infatti uscire già questa settimana dal carcere in cui è detenuto.
Tutto dipenderà dalle valutazioni che verranno effettuate sul suo caso dalla commissione per la libertà vigilata, che si riunirà nella giornata di domani, venerdì 31 marzo. Il consesso avrà il compito di decidere se concedere o meno all'ex atleta la possibilità di lasciare anticipatamente il carcere, un'eventualità prevista dalla giustizia sudafricana ai detenuti che abbiano scontato dietro le sbarre almeno metà della pena inflitta, ma solo nel caso in cui dimostrino piena redenzione. "Il consiglio deve determinare se lo scopo della reclusione è stato raggiunto", ha dichiarato infatti il portavoce del Dipartimento dei servizi penitenziari Singabakho Nxumalo, come riportato da Ansa.
Oscar Pistorius, soprannominato "Blade Runner" per via della caratteristica foggia delle protesi di cui era dotato e del parallelo col nome del celebre film di Ridley Scott, uccise la propria fidanzata nella mattinata del 14 febbraio del 2013, proprio il giorno di San Valentino. L'ex campione paralimpico, che ha compiuto 36 anni lo scorso 22 novembre, esplose quattro colpi di pistola verso la porta del bagno della sua abitazione di Pretoria, uccidendo l'allora 29enne Reeva Steenkamp che si trovava all'interno della stanza.
Un omicidio di natura sentimentale fatto in preda alla rabbia secondo i giudici, un banale ma tragico errore secondo Pistorius, che si è sempre dichiarato innocente affermando di aver sparato perché convinto che ci fosse un ladro in casa. Tesi che non lo aiutò a evitare il carcere: l'ex atleta è infatti rinchiuso dietro le sbarre di un penitenziario nei pressi di Pretoria dal 2014.
Durante il suo percorso di riabilitazione il 36enne si è anche confrontato lo scorso anno coi genitori di Reeva June e Barry: un iter che viene seguito dalla giustizia sudafricana nel tentativo di garantire che i detenuti "riconoscano il danno che hanno causato alle loro vittime e alla società in generale". L'incontro non cambiò l'opinione dei due, i quali ribadirono che l'assassino della loro figlia "dovrebbe rimanere dietro le sbarre per tutta la vita". Barry Steenkamp raccontò che in quella circostanza Pistorius avrebbe "pianto come un bambino" dopo aver letto una lettera scritta dalla madre della sua ex compagna.
La coppia è decisa a opporsi alla scarcerazione
dell'ex atleta. June parteciperà all'udienza per "presentare dichiarazioni al comitato per la libertà vigilata", come anticipato dal suo legale Tania Koen, mentre Barry sarà assente per questioni di salute.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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