“Razzista e colonialista”. Nuove accuse a Churchill (ma dai Tory)

L’Hertfordshire County Council guidato dai conservatori realizzerà un disclaimer woke per il più celebre primo ministro britannico

“Razzista e colonialista”. Nuove accuse a Churchill (ma dai Tory)
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Razzista, colonialista, imperialista, brutto e cattivo. Circa due anni fa Winston Churchill, il più celebre primo ministro della storia del Regno Unito, finì nel mirino della sinistra e dell’immarcescibile religione woke, candidato ideale di quella cancel culture che tanto male fa al buonsenso. Purtroppo le accuse sono tornate di attualità, ma in questo caso il “merito” è dei Tory: l’Hertfordshire County Council guidato dai conservatori ha deciso di accompagnare il dipinto di Churchill con una didascalia dedicata al suo legame con“razzismo, schiavitù e colonialismo”.

In seguito a una revisione delle sue opere d’arte, il consiglio della contea di Hertfordshire ha deciso di mostrare “informazioni contestuali” sui soggetti protagonisti dei dipinti. Tra questi, i ritratti di Lord Palmerston e del visconte Melbourne, i primi ministri del XIX secolo. Secondo quanto reso noto dal Telegraph, i dipinti attualmente in deposito contrassegnati come aventi legami con il colonialismo o il razzismo rimarranno fuori dalla vista del pubblico fino a quando non potranno essere rimessi in mostra in modo appropriato.

Il ritratto di Churchill è un dipinto del 1967, realizzato dopo la sua morte, ed era stato appeso in un ufficio del municipio. Ma, come anticipato, l’ex primo ministro è stato oggetto di critiche da parte dei movimenti rossi, in particolare dopo le proteste di Black Lives Matter nel 2020, per il suo sostegno all'Impero britannico e le sue presunte opinioni di "suprematismo bianco". Nel 2021, il Churchill College di Cambridge ha tenuto un simposio in cui gli accademici hanno criticato l'eredità di Churchill e il professore di black studies Kehind Andrews ha affermato che ha guidato un impero che era "peggiore dei nazisti". Follia allo stato puro.

Dettaglio tutt’altro che

consolatorio, Churchill non è l’unico a essere finito nel mirino dei poliziotti del risveglio. Tra gli altri segnaliamo William Lamb, Henry John Temple, Robert Arthur Talbot, Edward Bulwer-Lytton, Cecil Rhodes e Robert Bulwer-Lytton.

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