Rubata la croce pettorale di Benedetto XVI: "Oggetto sacro, non escludiamo ritorsione"

L'oggetto era custodito all'interno di una teca della sala commemorativa allestita nella chiesa di St.Oswald

Rubata la croce pettorale di Benedetto XVI: "Oggetto sacro, non escludiamo ritorsione"
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La croce pettorale di proprietà del defunto papa emerito Benedetto XVI è stata sottratta da alcuni ladri introdottisi all'interno della chiesa di St.Oswald, nel Land tedesco della Baviera.

L'oggetto era stato trasmesso dallo stesso Joseph Ratzinger in eredità, tramite il proprio testamento, alla parrocchia di Traunstein, dove il futuro pontefice aveva trascorso la sua adolescenza. Stando a quanto riferito dalle autorità locali, la croce pettorale, una delle insegne episcopali, era custodita all'interno di una teca incassata nel muro della chiesa di St.Oswald. La stanza del portale nord della chiesa in cui si trovava l'oggetto era il battistero, trasformato nel 2020 in una sala commemorativa per Benedetto XVI nell'ambito dei lavori di ristrutturazione dell'edificio.

Il colpo

I ladri, tuttora ignoti, sarebbero entrati in azione tra le ore 11:45 e le ore 17:00 dello scorso lunedì 19 giugno, come specificato quest'oggi dall'Ufficio della polizia criminale bavarese (Lka). Dopo aver forzato la teca di vetro, i malviventi si sono impossessati della croce appartenuta a Benedetto XVI, una reliquia di importanza incommensurabile, non solo per l'edificio religioso di Traunstein. "Per la Chiesa cattolica, il valore di questo oggetto sacro non può essere quantificato", ha dichiarato la polizia bavarese in un comunicato.

Non si tratta, comunque, dell'unico elemento sottratto dagli autori del furto: questi, infatti, avrebbero forzato anche l'apertura del registratore di cassa in cui era contenuto il denaro derivante dalla vendita di riviste. La speranza da parte degli inquirenti è che qualcuno dei numerosi visitatori presenti in quelle ore all'interno della chiesa possa avere riscontrato elementi in grado di agevolare le indagini

Il sospetto di una ritorsione

Stando a quanto riferito da Br.de, al momento non è possibile escludere che si sia comunque trattato di un atto di ritorsione nei confronti dell'ex pontefice e non di un "semplice" furto. Potrebbe esserci, infatti, un collegamento col processo al defunto papa, aspetto che neppure la polizia bavarese può scartare a priori. Proprio in questi giorni, infatti, è in corso presso il tribunale distrettuale di Traunstein un procedimento contro Benedetto XVI per il risarcimento delle sofferenze e dei danni a una vittima di abusi.

La polizia sta verificando se ci sia una connessione tra il furto e il processo per abusi. "Stiamo indagando in tutte le direzioni", ha detto, interpellato da BR24, il portavoce della Lka. Al momento, però, non ci sono specifiche indicazioni in merito.

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