I punti chiave
Qin Gang, ministro degli Esteri della Cina, è sparito dai radar. Il potente alto funzionario cinese non appare in pubblico da tre settimane, in quella che sembra essere un'assenza lunga e insolita, tanto più considerando l'intenso periodo di attività diplomatica nel quale è immersa Pechino. È per questa ragione che sono emerse numerose indiscrezioni (e speculazioni) sul conto di Qin, che ha saltato importanti impegni e incontri con alti funzionari stranieri.
L'assenza del ministro
Il primo campanello d'allarme è arrivato una settimana fa. Il ministero degli Esteri aveva diramato un comunicato per giustificare l'inaspettato forfait del ministro Qin dall'incontro dei ministri degli Esteri dei Paesi dell'Associazione delle nazioni del sud-est asiatico (Asean), a Jakarta. La sua assenza – è stato sostituito da Wang Yi, capo della commissione per gli affari esteri del comitato centrale del Partito comunista cinese - era ufficialmente dovuta a non meglio specificati "motivi di salute".
Qin avrebbe dovuto incontrare anche il massimo diplomatico europeo Josep Borrell questo mese a Pechino, ma ha rinviato l'incontro senza fornire spiegazioni. Il ministro non è stato pervenuto neppure durante la visita in Cina del segretario al Tesoro Usa Yanet Jellen. Gli ultimi incontri pubblici di Qin risalgono allo scorso 25 giugno, precisamente con funzionari dello Sri Lanka, del Vietnam e della Russia. Nella sua ultima apparizione, un sorridente Qin camminava accanto al viceministro degli Esteri russo, Andrey Rudenko, volato a Pechino per incontrare i funzionari cinesi dopo la rivolta del gruppo di mercenari Wagner in Russia.
Problemi di salute
La causa ufficiale dell'assenza del ministro coinciderebbe, insomma, con problemi di salute. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, ha dichiarato di non avere "alcuna informazione" su quando Qin potrebbe tornare al suo posto. "Le attività diplomatiche della Cina continuano normalmente", ha aggiunto.
Qin, 57 anni, diplomatico di carriera e fidato aiutante del leader cinese Xi Jinping, è stato promosso ministro degli Esteri a dicembre, dopo un breve periodo come ambasciatore negli Stati Uniti. Fino alla lunga assenza, la stella di Qin era cresciuta rapidamente.
Una volta ottenuta la guida del ministero degli Esteri, Qin ha lanciato feroci rimproveri all'indirizzo di Washington, dopo che le relazioni tra i due Paesi sono precipitate ai minimi in seguito alla vicenda del sospetto pallone spia cinese abbattuto dagli Usa. Il ministro ha poi svolto un ruolo chiave nei successivi sforzi di entrambe le parti di stabilizzare i legami, e incontrato il segretario di Stato statunitense, Antony Blinken, durante la visita effettuata da quest'ultimo Pechino a metà giugno.
Ipotesi e indiscrezioni
In attesa di capire cosa è veramente accaduto a Qin – per la cronaca membro del potente Comitato centrale del Partito comunista cinese, l'organo che elegge gli alti funzionari e conferma altre importanti decisioni prese dalla dirigenza - vale la pena passare in rassegna le varie ipotesi fin qui emerse.
Un giornale di Hong Kong ha scritto che il ministro potrebbe essere stato colpito dal Covid-19, e che la sua assenza sarebbe da attribuire all'infezione.
L'agenzia giapponese Kyodo News, citando media taiwanesi, ha invece parlato di una possibile relazione extraconiugale tra Qin e una nota giornalista televisiva cinese in forza all'emittente Phoenix Tv. I due, sempre secondo voci non confermate, avrebbero anche avuto un figlio insieme.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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