Avvocato trovato ucciso e decapitato: il giallo senza fine

L'improvvisa sparizione, nel giugno del 2014, e poi il macabro ritrovamento, a distanza di pochi giorni, da parte di un pastore. Per la magistratura svizzera si trattò di un incidente di montagna, ma ci sono troppe cose che non tornano

Avvocato trovato ucciso e decapitato: il giallo senza fine
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A distanza di nove anni, resta il mistero sulla morte di Cosima Corinne Schuetterle, l'avvocato di 47 anni ritrovata senza vita e con la testa mozzata in Svizzera. Il cadavere, barbaramente mutilato, venne rinvenuto da un pastore il 25 luglio 2014. Nonostante il tempo trascorso, ancora non si parla concretamente di indagini. La magistratura elvetica archiviò il caso parlando di incidente di montagna e, per quanto concerne lo stato del corpo, si ipotizzò l'attacco di un orso.

La ricostruzione: cosa non torna

Tanti i punti che rimangono ad oggi ancora oscuri. Avvocato esperto di diritto internazionale, Cosima Corinne era fidanzata con un milanese, col quale aveva poi troncato i rapporti. Secondo quanto riferito da Il Corriere, l'uomo avrebbe minacciato la 47enne. E tre giorni prima la sparizione della donna, ci sarebbe stato un litigio fra i due.

Non torna ciò che sarebbe accaduto nelle ultime ore di vita della donna. Cosima Corinne avrebbe deciso, di punto in bianco, di lasciare l'hotel Edelweiss di Resia, a Bolzano, per raggiungere una zona boschiva sul versante svizzero del Bernina e incamminarsi da sola e in piena notte lungo il sentiero. Era l'11 giugno 2014. Il suo cadavere venne poi ritrovato quasi un mese dopo, il 25 luglio, da un pastore. Era mutilato, la testa si trovava a un chilometro e mezzo di distanza. Dopo un esame più accurato, era poi emerso che la donna aveva anche una tibia fratturata.

Si valutarono molte ipotesi, tranne quella del suicidio, assai poco probabile. Gli avvocati dello studio Sutti di Milano, colleghi di Cosima Corinne, pensarono subito all'omicidio, chiedendo che il cadavere venisse riesaminato. La donna, raccontarono, aveva scritto loro di non poter più tornare in Italia, e che qualcuno aveva intenzione di ucciderla.

Eppure l'ipotesi dell'omicidio non venne presa in considerazione. La Procura del Canton Grigioni non avviò le indagini per risalire a un possibile assassino.

I punti oscuri

A quanto pare Cosima Corinne Schuetterle era seguita da uno psichiatra, ma ciò non avrebbe dovuto escludere l'ipotesi dell'omicidio. Ci sono tanti punti oscuri. La 47enne si era allontanata dalla camera d'albergo senza portare con sé i suoi effetti personali. Sul comodino aveva addirittura lasciato una foto che la ritraeva con l'ex fidanzato, un tassista milanese col quale conviveva da 7 anni.

L'avvocato Sutti provò più volte a chiedere di verificare ogni pista, senza essere ascoltato. Non vennero eseguite ulteriori verifiche. Per la magistratura svizzera, Cosima Corinne fu vittima di un incidente e perse la vita. Gli animali selvatici banchettarono sui suoi resti, ecco perché del corpo martoriato. Nessuno, però, pensò di risalire al tipo di incidente, se di incidente si trattò. Per quanto concerne la testa staccata dal corpo, venne avanzata l'ipotesi dell'attacco di un orso. Ipotesi mai verificata.

Il mistero

Cosima Corinne Schütterle avrebbe dovuto partecipare a una importante conferenza internazionale a Berlino, dove si sarebbe parlato del diritto e della pubblica amministrazione tra Germania e Italia. Era molto rispettata nel suo lavoro.

A distanza di anni, i colleghi di Cosima Corinne attendono ancora risposte. Un caso, dunque, che coinvolge Italia, Svizzera e Germania, dato che la donna era tedesca.

Se da un lato la Germania alzò le mani, dicendo che la vicenda non era di sua competenza, la Svizzera quasi si risentì per le sollecitazioni arrivate dall'Italia. E la morte della 47enne, ancora oggi, rimane un mistero.

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