
Meta ha archiviato la linea woke, ma non è tutto. Mark Zuckerberg sembra infatti pronto a sposare in toto la visione di Donald Trump, tagliando i programmi DEI (diversità, uguaglianza e inclusione) persino dal suo ente di beneficenza. La Chan Zuckerberg Initiative (CZI), che gestisce gli sforzi filantropici di mister Meta e di sua moglie Priscilla Chan, ha smantellato tutti i progetti inclusivi e destinati alle minoranze.
Ma non solo. L’ente benefico interromperà tutti i “finanziamenti per la difesa sociale”, incluso il lavoro incentrato sull’immigrazione e sulla lotta al razzismo. In un'e-mail ai dipendenti visionata dal Guardian, Marc Malandro, direttore operativo della Chan Zuckerberg Initiative, ha affermato: "Non avremo più un team dedicato a diversità, equità, inclusione e accessibilità presso la CZI". L'ente benefico ha anche cancellato i riferimenti alla diversità dal suo sito web.
Secondo quanto reso noto, l’ente di Zuckerberg taglierà il personale DEI – compreso quello impegnato all’”inclusione economica” – e concentrerà i suoi sforzi per finanziare “la biologia e l’intelligenza artificiale”. Ma emerge un dettaglio in più. Questa stretta decisa dal patron di Meta è arrivata dopo settimane di rassicurazioni: nessun taglio, la presunta promessa dei piani alti della CZI.
Come anticipato, Zuckerberg ha già tagliato i programmi DEI di Meta e l’imprenditore era finito nel mirino dei progressisti per i suoi presunti tentativi di ingraziarsi Trump, storicamente
contro le aziende culturalmente integraliste. Ma l’elenco delle realtà anti-woke è sempre più lungo: da Amazon a Google, passando per McDonald’s e Target, la cultura del risveglio è sempre più un lontano (brutto) ricordo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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