Alessandria, incendio in un'abitazione: morto ex calciatore Panizza

Altre due persone sono rimaste ferite. Ancora da chiarire le cause che hanno provocato l’incendio. Il saluto a Emanuele Panizza dal Museo Grigio e dall’Alessandria calcio

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Una tragedia si è consumata la scorsa notte in una abitazione ad Alessandria. Una persona è morta e altre due sono rimaste ferite nell'incendio di un appartamento situato in zona Valmadonna. La vittima si chiama Emanuele "Lele" Panizza ed è un ex calciatore dell'Alessandria con 75 presenze in prima squadra.

La conferma è arrivata dal Museo Grigio, spazio espositivo dedicato all'Alessandria. In base alle prime informazioni sul luogo dell'incendio, che ha quasi completamente distrutto la casa, sono accorsi il 118, i vigili del fuoco e i carabinieri. Non si sa ancora cosa abbia provocato le fiamme. Secondo quanto si apprende, qualcuno avrebbe tentato di spegnere il rogo con un estintore. Nell'appartamento c’era moltissimo fumo anche all'arrivo dei vigili del fuoco, che hanno portato in salvo due persone rimaste intossicate.

Chi era Emanuele Panizza

Emanuele Panizza, conosciuto da tutti in città anche come "Lele", era una colonna dell’Alessandria Calcio a metà degli Anni Ottanta. L’ex calciatore aveva preso parte anche all’ultima partita delle vecchie glorie, disputata nell’estate del 2023. Panizza ha trascorso buona parte della sua carriera calcistica in "grigio". Non solo. Perché ha avuto esperienze in serie Serie D ed Eccellenza con il Derthona e la Valenzana, tra il 1996 e il 2001, anno dell’addio al calcio giocato.

La passione per il mondo del pallone non lo ha mai abbandonato. Appese le scarpette al chiodo, aveva messo a disposizione la propria esperienza come organizzatore di stage per giovani calciatori.

Il ricordo

Il Museo Grigio ha tributato all’ex calciatore un lungo post che ha ripreso le parole del giornalista Mauro Bavastri: "Generoso in campo, l’amore per i Grigi. Il fato se lo è portato via a soli 57 anni per le conseguenze di un incendio nella sua abitazione a Valmadonna. Si tratta di Emanuele Panizza, per tutti “Lele”. Classe 1966, nato calcisticamente nelle giovanili dell’Alessandria, aveva raggiunto la prima squadra a 17 anni esordendo in Alessandria-Carbonia (1-0) nella stagione di C2 1983/1984 con Natalino Fossati allenatore. In quel campionato collezionò 3 presenze, un anno fermo poi 9 nell’ ‘85/’86. La prima squadra gli sorrise nelle successive due stagioni dove giocò con continuità: 36 gettoni nell’ ‘86/’87 e 27 l’anno dopo. Complessivamente vesti 75 volte la casacca Grigia che lui amava tanto e che sognava da ragazzo".

"Difensore roccioso, riconoscibile per la rossa capigliatura- si legge ancora- seguito sempre dai tanti amici che condividevano con lui la gioventù, riuscì anche a levarsi la gioia del gol seguita da un lungo pianto. Era il 10 aprile 1988 e Panizza aprì le marcature del 3 a 0 inflitto dall’Alessandria al Giorgione (le altre reti furono realizzate da Mastini e Carnio). La sua carriera proseguì, sempre con assidue presenze in D (Juve Domo), La Palma (C2), 3 anni ad Aosta dove ottenne la promozione tra i professionisti e 6 stagioni alla Valenzana.

Una fetta di storia Grigia che se ne va, un Grigio vero, uno di noi".

Anche l'Alessandria Calcio ha voluto salutare Panizza con un messaggio pubblicato su Facebook: "Indossare i nostri colori non è da tutti, lo sappiamo. Tu ne sei stato ampiamente degno. Ciao Lele".

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