Area B, cancellate sei multe a un pensionato: i motivi

Il ricorso presentato da un automobilista 71enne milanese è stato accolto parzialmente dal giudice di pace

Area B, cancellate sei multe a un pensionato: i motivi

Gli erano arrivate otto multe per aver oltrepassato i varchi di Area B: ma ne pagherà "solo" due. È stato così graziato (parzialmente) un automobilista milanese, pensionato di 71 anni. Qualche tempo fa aveva presentato ricorso al giudice di pace contro il Comune di MIlano perché riteneva illegittima la pioggia di verbali che si era visto recapitare in periodi diversi. Il 71enne aveva esposto due reclami con l'obiettivo di annullare tutti i provvedimenti o, perlomeno di confermare soltanto la prima multa. L'automobilista in questione era solito guidare la sua auto diesel Euro 3 e ha continuato a farlo anche dopo avere esaurito il numero massimo di ingressi in deroga: ovvero 50.

Le motivazioni del giudice

"A partire dal 31 marzo 2022 – si legge nel provvedimento – i 50 ingressi in deroga al divieto di accesso hanno cessato la propria efficacia, se pur non utilizzati, dovendosi quindi concludere per la fondatezza degli accertamenti". Di conseguenza, i verbali sono da considerarsi legittimi. Tuttavia, "vale però evidenziare – specifica il giudice – come gli otto accessi contestati siano avvenuti in due giornate: quella del 6 maggio 2022 e del 15 giugno 2022".

Alla luce, dunque, di quanto pronunciato dalla Corte Costituzionale (ordinanza del 14 gennaio 2007 n. 14), secondo cui "le violazioni successive alla prima non sono valutate ai fini della reiterazione quando sono commesse in tempi ravvicinati, riconducibili ad una programmazione unitaria", anche in questo caso "le violazioni devono essere ritenute come espressione di un’unica condotta e quindi di un'unica violazione". L'effetto di tutta questa spiegazione è che il giudice ha accolto parzialmente il ricorso dell'ultrasettantenne "annullando i verbali successivi al primo elevati nella stessa giornata".

Esulta il legale del pensionato

In sintesi: per il giudice non c'è stata "reiterazione" visto che le violazioni erano state commesse in tempi ravvicinati, lo stesso giorno. Motivo per cui il pensionato pagherà solamente la prima multa per entrambe le giornate, che ammonta a 83 euro più le spese di notifica. "Si tratta di un settantunenne – commenta il legale dell'automobilista, Raffaello Ricci – che con l'auto portava a scuola i suoi nipoti.

Questa è una pronuncia di fondamentale importanza perché si muove nel solco della tutela dell’'automobilista-consumatore, il quale, incolpevolmente, si trova ad incorrere in violazioni seriali anche a causa della mancata tempestiva notifica dei verbali d'infrazione. Confidiamo ora - esorta l'avvocato - in una serie di conformi pronunce dei giudici di pace milanesi".

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