I punti chiave
Hanno atteso che atterrasse all'aeroporto di Torino Caselle per mettergli le manette ai polsi. Michael Pasqua, 40 anni, pugile italiano conosciuto con il nomignolo di Luca Bazooka, è stato arrestato di ritorno da Miami, in Florida, dove si trovava per partecipare a un evento sportivo. Pasqua è stato fermato dai carabinieri del Ros e dai militari della compagnia di Venaria ed è stato accompagnato alla casa circondariale Lo Russo Cutugno di Torino, su disposizione dell'autorità giudiziaria.
L'accusa
Il pugile era tra le persone destinatarie delle misure cautelari nell’ambito dell’operazione Echidna. Scattato all'alba dello scorso 4 aprile, il blitz aveva portato all'arresto di numerose persone ritenute attigue alle 'ndrine Nirta e Pelle di San Luca e che avevano messo radici a Brandizzo, in provincia di Torino. Al centro dell'indagine erano finite anche le ramificazioni della famiglia Pasqua. Appena pochi giorni fa, Luca Bazooka aveva scritto sui social media: "La mafia fa schifo", come a voler prendere le distanze dalle accuse mosse nei suoi confronti. Invece gli inquirenti sembrano pensarla in maniera opposta, ritenendo che il pugile possa essere coinvolto in prima persona nei traffici illeciti della criminalità organizzata.
Chi è Luca Bazooka
Michael Pasqua ha sempre avuto la passione per la boxe, fin da piccolo. Nel 2004 è riuscito a realizzare il suo sogno diventando pugile professionista. Non avendo avuto molto spazio in Italia, nel 2009 ha deciso di trasferirsi negli Stati Uniti, dove ha continuato la sua preparazione sportiva nella prestigiosa palestra di pugilato di New York, Gleason’s Gym. Quando ha cominciato a farsi conoscere ha deciso di aumentare i suoi impegni, investendo anche nel suo Paese d'origine. Luca Bazooka ha aperto la palestra Black Fox di Volpiano, finita anch'essa nei fascicoli degli inquirenti. Il pugile è indagato per reati molto pesanti, in particolare per associazione di stampo mafioso insieme ai familiari Giuseppe e Domenico Claudio Pasqua, presunti boss del clan locale di Brandizzo.
L'indagine
Il nucleo familiare dei Pasqua, secondo gli investigatori, avrebbe interesse negli appalti concessi in maniera illecita in seguito a presunte minacce e offerte di protezione.
La palestra Black Fox entra in gioco perché sarebbe stata oggeto di disputa tra diversi membri di spicco della 'ndrangheta locale. Il pugile aveva smentito ogni cosa in un post sul proprio profilo Instagram, che però in un secondo momento aveva cancellato.
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