Continua la caccia a Dragos Daniel Marcu, il 31enne romeno sospettato di aver aggredito a Latina una coppia di minorenni, picchiando il ragazzo e rapendo la ragazza nei confronti della quale si sospetta anche una violenza sessuale. Negli archivi delle forze dell’ordine Dragus era già noto e sospettato in passato di aver aggredito tre donne, che lo hanno denunciato.
I numerosi precedenti del sospettato
La polizia di Latina ha messo in campo una vera e propria task force per setacciare le province di Latina e Roma alla ricerca di Dragos. Il 31enne era a piede libero ma contro di lui ci sono diversi procedimenti penali in corso, come rileva la Repubblica. Tra i suoi precedenti ci sono furti in abitazione, ricettazione, una rapina nei confronti di un anziano dalla quale però è stato assolto per insufficienza di prove e maltrattamenti nei confronti di tre donne. Si tratta di ex compagne dell’uomo che lo hanno denunciato appunto per violenze subite e in un caso pare anche per abusi sessuali. Tutti elementi che ora assumono una luce nuova all’indomani dell’aggressione a sfondo sessuale nei confronti di due minorenni a Latina Scalo.
Nessun lavoro stabile, una vita di espedienti
Dragos non avrebbe alcun lavoro stabile e vivrebbe di espedienti e piccoli lavori saltuari in agricoltura. Per il resto, appunto, droga e alcol sembrano essere parte del suo tempo libero. Le due vittime hanno raccontato che Dragos era all’ex Zuccherificio e stava fumando del crack, ma la squadra mobile sta cercando di comprendere bene cosa abbia fatto scattare l’aggressione e soprattutto cosa sia successo nelle ore in cui la minorenne è rimasta nelle mani dell’aguzzino. La ragazza, sulla microcar, è stata ritrovata a pochi metri dall’abitazione in cui Dragus risiedeva e dalla quale è stato probabilmente cacciato dal padrone di casa con cui aveva avuto dei dissidi.
Un’auto rubata all’hotel di Latina Scalo
Dalle indagini della squadra mobile merge che Dragos fosse ancora sabato nella zona di Latina Scalo. Avrebbe infatti rubato un’auto appartenente a un dipendente dell’hotel che si trova vicino alla stazione ferroviaria. Lo avrebbero individuato le telecamere di sorveglianza.
Come possa aver avuto accesso a quell’area è un altro mistero che avvolge questa vicenda. Dalla questura pontina, comunque, c’è un cauto ottimismo: la speranza è di riuscire presto a fare terra bruciata attorno al 31enne romeno.
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