La città di Catania si è svegliata con una spessa coltre nera: è la cenere vulcanica caduta dall'Etna dopo l'eruzione che tra il pomeriggio e la tarda serata di giovedì 4 luglio ha interessato il capoluogo etneo e numerosi Comuni alle pendici del vulcano. Per questa ragione il primo cittadino etneo, Enrico Trantino, ha emesso un'ordinanza in cui per 48 ore sarà vietata la circolazione alle due ruote e abbassati i limiti di velocità che non dovranno superare i 30 chilometri orari. Massima allerta anche a Stromboli, sorvegliato speciale con l'allerta rossa della Protezione Civile.
Emergenza cenere vulcanica
Sull'ordinanza si legge, come accennato, che per eliminare da strade e marciapiedi tutta la cenere vulcanica che si è accumulata entra in vigore il "divieto temporaneo di circolazione di mezzi a due ruote (cicli e motocicli) e la percorrenza degli automezzi sino alla velocità massima di 30 chilometri orari in tutte le strade del territorio comunale". I cittadini catanesi dovranno "depositare la sabbia vulcanica, eliminata dagli spazi privati, in contenitori di piccole dimensioni in prossimità delle abitazioni" così da facilitarne la raccolta e rimozione.
Il sindaco ha disposto una pulizia straordinaria di cui dovranno far parte "tombini e calditoie intasate dalla cenere vulcanica" che dovrà essere smaltita secondo i termini di legge. Fatto non secondario, sull'ordinanza viene specificato che il Direttore dell'Ufficio Traffico Urbano dovrà provvedere a "fare apporre adeguata segnaletica per pericolo cenere vulcanica nelle direttrici interessate dall'evento".
Chiuso l'aeroporto di Catania
La nube di cenere ha raggiunto l'aeroporto internazionale Catania Fontanarossa che rimarrà chiuso almeno fino alle 15 di oggi, venerdì 5 luglio: la società di gestione Sac ha comunicato che sono stati chiusi i settori di spazio aereo B2 e B3 a causa dell'eruzione dell'Etna e della cenere fuoriuscita dal vulcano. La pista è dunque inagibile: per questo motivo i voli in partenza sono stati cancellati mentre quelli in arrivo subiscono dirottamenti verso altri scali: la situazione tornerà alla normalità non appena verrà rimossa con cura tutta la cenere accumulata nelle ultime ore. "Al momento si stima che le attività di volo potranno riprendere alle 15. I passeggeri sono quindi pregati di non recarsi in aeroporto se non dopo aver verificato con la compagnia aerea lo stato del proprio volo", comunica la Sac.
L'allerta dell'Ingv
L'eruzione delle ultime ore con l'aumento del tremore vulcanico tipico di queste situazioni aveva fatto innalzare a rosso il livello allerta volo da parte dell'Ingv dell'Osservatorio Etneo: con la fine dell'emissione di cenere dall'Etna è stato abbassato ad arancione con i tremori vulcanici anch'essi in fase di calo. Se si tratta di una pausa o della fine definitiva di questa fase eruttiva è ancora presto per dirlo. "L'Etna ama sorprendere e bisognerà sempre di più abituarsi a questo tipo di sorprese di 'Idda', di lei, perché per i catanesi e le catanesi l'Etna è donna, è 'a Muntagna', la Montagna, e nonostante i disagi l'amano appassionatamente", spiega l'Ingv al Corriere della Sera.
Cosa succede a Stromboli
In contemporanea o quasi, è emergenza anche a Stromboli con Il capo del dipartimento, Fabrizio Curcio, che ha convocato per le 9 di questa mattina il Comitato Operativo per coordinare e organizzare le azioni di prevenzione, monitoraggio e tutela della popolazione sull'isola delle Eolie. Nelle ultime ore la Protezione Civile ha innalzato il livello di allerta in rosso che significa "fase operativa di preallarme" perché persiste un "potenziale disequilibrio del vulcano". Per questa ragione è stato rafforzato il sistema di monitoraggio dello Stromboli e sono fitte e continue le informazioni che si scamba la comunità scientifica con gli operatori del Servizio nazionale della Protezione Civile.
"Limitare flusso turistico"
Quanto accade a Stromboli fa sì che, nonostante non ci sia al momento nessuno scenario votato all'evacuazione, il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, fa sapere che sarà limitato l'arrivo dei turisti. "Abbiamo esaminato la situazione attuale e ipotizzato qualche scenario, stiamo prendendo provvedimenti per alleggerire le presenze giornaliere", ha spiegato all'Agi dopo la riunione del comitato operativo della Protezione civile convocata da Fabrizio Curcio. Queste misure sono state prese per "allontanare le persone dai pericoli, vietando loro di salire verso il vulcano, e invitandole ad allontanarsi dal mare, dove potrebbe verificarsi uno tsunami". Per ora, quindi, "non si parla di evacuazione, è una fase di preallarme".
I turisti già presenti sull'isola non avranno problemi ma si dovrà cercare "di evitare l'afflusso dei giornalieri: un afflusso notevole che potrebbe creare difficoltà in caso di emergenza". L'isola, tra turisti e abitanti, conta attualmente circa 2.500 persone, meno di mille coloro che vi abitano tutto l'anno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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