Il colpetto, il furto-lampo, le finte scuse. Ma il baby ladro dei pensionati ha 12 anni e la fa franca

Dopo aver sottratto 500 euro a un 84enne, il giovane rom se l'è cavata con una segnalazione alla procura dei minori

Il colpetto, il furto-lampo, le finte scuse. Ma il baby ladro dei pensionati ha 12 anni e la fa franca
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Non ha fatto in tempo a prelevare 500 euro da un bancomat di via Prati a Milano e a controllare il saldo dalla ricevuta, che subito è diventato obiettivo di un baby ladro rom.

Lo stratagemma è semplice ed efficace: il minorenne va addosso alla vittima, un uomo di 84 anni, e lo colpisce al fianco sinistro. "Sentivo qualcosa muoversi verso la parte dei pantaloni ma, essendo stato un movimento molto veloce, non ci facevo subito caso", ha spiegato alle forze dell'ordine l'anziano durante la denuncia, come riportato da Il Giorno. Il ladro chiede educatamente scusa e poi si allontana rapidamente in compagnia di un ragazzo più grande. Insospettito da quella situazione, l'uomo controlla nelle tasche per verificare di avere ancora con sé i 500 euro, ma non trova nulla: le banconote sono sparite insieme ai due giovani rom.

Atteso a una funzione religiosa, l'84enne rinuncia a inseguire i responsabili, ma la segnalazione alle forze dell'ordine parte ugualmente grazie a un commerciante della zona. Dalla centrale di via della Moscova viene diramato l'allarme che consente ai carabinieri della stazione Barona e ai colleghi del reparto Radiomobile di bloccare i colpevoli, ovvero due fratelli di origini romene: il minore dei due, l'autore materiale del furto, ha appena 12 anni.

La cosa stupisce i militari ma non certo gli abitanti del quartiere né i commercianti, che da tempo segnalavano il ripetersi di episodi del genere in zona, denunciando la presenza di"più gruppi di uomini di etnia rom dediti a furti con strappo e con destrezza con lo stesso modus operandi, ai danni di persone anziane dopo aver prelevato a sportelli bancomat".

Una strategia mirata, quella di far colpire il baby ladro il quale, se colto in flagrante, avrebbe avuto grazie alla legge italiana trascurabili conseguenze: si può incorrere nel penale, infatti, dal compimento del 14esimo anno d'età. E vedendo come sono andate le cose, il ragionamento fatto dai malviventi non si è rivelato errato.

I fatti si sono verificati nel corso della mattinata di martedì 3 settembre. Dopo l'allarme lanciato dal titolare di un bar in cui l'anziano era entrato a chiedere aiuto, sul posto giungono alcune pattuglie dei carabinieri, che intercettano i presunti responsabili identificandoli grazie alle descrizioni ricevute dal testimone. Inutile il tentativo di fuga dei fratelli, i quali vengono fermati dagli uomini dell'Arma. All'interno del marsupio del più grande dei due, un 21enne con precedenti, vengono rinvenuti 1.290 euro in banconote perfettamente stirate, come appena ritirate da un bancomat. Contattata la direttrice della filiale dell'istituto bancario, le chiedono di fornire il nome dell'ultimo cliente che aveva prelevato poc’anzi parte di quel denaro, venendo derubato subito dopo.

L'anziano viene raggiunto telefonicamente, e in caserma riconosce gli autori del colpo: dopo aver sporto denuncia, i militari gli restituiscono i suoi 500 euro, suddivisi in sei banconote da 50 euro e dieci da 20. Gli ulteriori 790 euro, presumibilmente proventi di altri furti compiuti con le medesime modalità, vengono sequestrati.

A seguito della segnalazione in procura, il pm Cristian Barilli convalida il fermo del 21enne fino al giudizio direttissimo, mentre il 12enne, non imputabile perché minore di 14 anni, se la cava con una segnalazione e viene affidato nuovamente ai genitori, residenti in una casa popolare a Famagosta.

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