"Che c'entra un bacio gay con la lotta alla mafia?". Ma il Pd se la prende con la preside

La dirigente scolastica di un istituto superiore di Modena è stata attaccata dalla sinistra, per aver fatto presente alla commissione di un concorso fotografico sulla lotta contro la mafia come la foto di un bacio omosessuale non fosse in tema con l'argomento. La Lega le ha espresso solidarietà

"Che c'entra un bacio gay con la lotta alla mafia?". Ma il Pd se la prende con la preside
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Si è opposta alla premiazione di una foto ritraente due ragazzi intenti a baciarsi sulle labbra, facendo presente alla commissione come si trattasse a suo avviso di uno scatto non direttamente inerente al tema della lotta alla mafia. E tanto è bastato per far gridare il Partito Democratico e la sinistra allo scandalo, con il deputato dem Stefano Vaccari che ha parlato di "censura" e ha segnalato il "caso" al ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara. Ad essere finita nell'occhio del ciclone è quindi stata la dirigente scolastica di un istituto scolastico di Modena, per una polemica che sembra non essersi ancora consumata. Stando a quanto riportato dalla stampa locale, i fatti risalgono a pochi giorni fa e riguardano un progetto lanciato dalla medesima scuola superiore dal titolo "Palermo libera tutti". Un "contest fotografico" che ha coinvolto gli studenti, incentrato sulla tematica della lotta e del contrasto alla mafia.

La commissione cita Saviano e punta il dito contro la preside

L'iniziativa si è poi conclusa con una mostra, mentre una commissione interna è stata incaricata di decretare lo scatto vincitore. La scelta per il "Premio Libertà" sarebbe caduta a quanto pare sulla fotografia di due giovani ragazzi intenti a scambiarsi un bacio appassionato alla luce dei lampioni. I giurati avrebbero motivato la preferenza partendo da una frase di Roberto Saviano: "La prima scelta contro la prassi mafiosa è rompere le sue regole, scardinare la sua aberrazione moralista scegliere la vita, la sessualità libera da vincoli, un corpo non assoggettato alla morsa della convenzione è un atto antimafia. Anzi: è l’atto antimafia". A quel punto,anche la preside ha espresso il proprio parere: niente contro la foto nè contro i soggetti ritratti ovviamente, ma a suo avviso l'immagine in questione appariva un estranea al tema principale del concorso. C'erano a suo dire in lizza altre fotografie potenzialmente più emblematiche in argomento di lotta alla mafia: su queste basi avrebbe quindi suggerito alla giuria la possibilità di rivedere il verdetto, scegliendo eventualmente uno scatto più attinente.

La posizione della Lega: "Solidarietà alla preside"

Apriti cielo: le hanno dato nemmeno tanto velatamente dell'omofoba, parlando apertamente di censura. Anche le sezioni locali di alcune organizzazioni sindacali avrebbero a quanto pare espresso parole di fuoco nei suoi confronti, invitandola a scusarsi. Alla luce degli ultimi sviluppi, nelle scorse ore la Lega ha invece voluto esprimere solidarietà alla preside, accusando indirettamente la sinistra di voler strumentalizzare l'accaduto dopo averlo deconstestualizzato.

"Sostegno e solidarietà alla professoressa dell'Istituto Fermi di Modena - ha scritto il deputato del Carroccio Guglielmo Golinelli, in una nota pubblicata dal sito ModenaToday - la quale, rivendicando il proprio ruolo di educatrice, ha preferito prendere le distanze da una raffigurazione caratterizzata da un bacio fra due giovani ragazzi in palese emulazione dei cantanti Fedez e Rosa Chemical". Che non possiede la minima aderenza con la tematica della lotta alla mafia".

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