"La danza è maestra di vita". Folla in piazza Duomo per ballare con Roberto Bolle

Hanno partecipato in più di 2mila alla lezione del celebre ballerino in piazza Duomo, evento principale della manifestazione OnDance

"La danza è maestra di vita". Folla in piazza Duomo per ballare con Roberto Bolle
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Tra piroette e volteggi, piazza Duomo si è tinta di bianco. Domenica 10 settembre, 2.300 ballerini si sono riuniti per partecipare, appunto, al “Ballo in bianco” dell’edizione 2023 di OnDance, la più grande lezione alla sbarra che sia mai realizzata. Roberto Bolle e la prima ballerina della Scala, Nicoletta Manni, hanno dato via al corso che ha richiamato allievi provenienti da ogni regione d’Italia, tutti rigorosamente vestiti con tutù candidi e desiderosi di far parte di una dichiarazione d’amore collettiva per la loro arte.

La danza non è solo un allenamento quotidiano, ma una maestra di vita, insegna che a piccoli passi si può raggiungere il proprio obiettivo”, ha detto il ballerino di fama internazionale di fronte ad una piazza gremita. “Siete bellissimi e tantissimi grazie di essere venuti. Era importante essere nel cuore di Milano, questo simbolo della città che diventa la sala danza più grande del mondo”.

Organizzato da Artedanza Srl in collaborazione con Assodanza Italia, il “Ballo in Bianco” è l’evento principale di OnDance. Ogni anno, la manifestazione offre una serie di classi, workshop, incontri e serata a tema non solo per tutti coloro che hanno deciso di fare della danza la loro vita, ma anche per chi vuole avvicinarsi ad un mondo di cui non si sente spesso parlare. La grande lezione di piazza Duomo, infatti, serve anche per attirare l’attenzione delle istituzioni.

Sembra che i ballerini abbiano raggiunto l’obiettivo, vista la presenza alla manifestazione del sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi. “Solo quattro fondazioni lirico-sinfoniche hanno un corpo di ballo, noi invece li vogliamo implementare”, ha sottolineato l’uomo, affermando che si tratta di una priorità del governo. “Ne stanno per nascere due e noi vorremmo cominciare da subito, già dal prossimo anno. Si sta cercando di capire con Anfols, l’associazione delle fondazioni, quanto ci vuole ad organizzarli”. Un chiaro segnale, questo, di un’inversione di tendenza. Negli ultimi anni, infatti, si è avviato un processo di eliminazione dei corpi di ballo per tenere in ordine i conti delle fondazioni, visto il loro elevato costo in termini economici.

Il sottosegretario Mazzi, però, si è detto ottimista: “Noi li faremo sicuramente. Vi sarà anche attenzione al settore delle scuole che, da quanto mi ha detto la presidente di Assodanza, è stato completamente trascurato”.

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