Disastro ferroviario di Lodi, ci sono due condanne e cinque rinvii a giudizio

Il gup del tribunale di Lodi ha condannato a 3 anni di reclusione i due operai di Rfi e rinviato a giudizio altre cinque persone. Scagionati i vertici

Disastro ferroviario di Lodi, ci sono due condanne e cinque rinvii a giudizio
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Cinque persone a processo per il deragliamento del treno Frecciarossa 9595 avvenuto il 6 febbraio 2020 nel Lodigiano, all'altezza dello scambio di Livraga. Un disastro ferroviario che ha provocato la morte dei due macchinisti Giuseppe Cicciù, 51 anni, e Mario Di Cuonzo, 59 anni, e il ferimento di una trentina di persone.

Il gup di Lodi ha rinviato a giudizio cinque imputati, che hanno scelto il rito ordinario, mentre ha condannato a tre anni di reclusione due operai.

La ricostruzione

6 febbraio 2020. Partito in orario da Milano Centrale, il Frecciarossa era arrivato alle ore 5:34 al posto di movimento Livraga, in provincia di Lodi. Qui aveva poi transitato sul deviatoio numero 5, e la prima carrozza, separatasi dal convoglio, era uscita completamente dai binari, ruotando di 180° e finendo con lo schiantarsi. Anche la seconda carrozza, percorsi pochi metri, si era poi ribaltata.

Una tragedia che ha portato alla morte dei due macchinisti e al ferimento, in alcuni casi anche gravi, di trentuno persone, trasferite poi nei vari ospedali presenti sul territorio. Acquisite le scatole nere e le registrazioni delle telecamere, la procura di Lodi aveva provveduto ad avviare un'inchiesta per disastro ferroviario, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime.

Le condanne

Accogliendo le richieste della procura di Lodi, nella giornata di oggi, lunedì 3 luglio, il gup Francesco Salerno ha condannato a 3 anni di reclusione con rito abbreviato i due operai di Rete ferroviaria italiana. Questi, infatti, avevano lavorato allo scambio ferroviario nella notte fra il 5 e il 6 febbraio 2020 per risolvere un problema. Nel corso dell'operazione, secondo l'accusa, i due avevano installato un attuatore difettoso di Alstom Ferroviaria. È stato l'attuatore del deviatoio del binario, secondo l'accusa, la principale causa dell'incidente. È stato invece assolto l'incaricato alla formazione del gruppo di operai specializzati.

I rinvii a giudizio

Il gup del tribunale di Lodi ha quindi provveduto a disporre il rinvio a giudizio per altri cinque imputati, come richiesto dal pubblico ministero Domenico Chiaro. Il pm aveva infatti presentato richiesta affinché fossero processati anche altri quattro dipendenti di Alstom Ferroviaria e uno di Rfi (Rete ferroviaria italiana).

Finoscono quindi alla sbarra un operaio interinale di 33 anni, un tecnico incaricato del collaudo del dispositivo e i due responsabili di costruzione e progettazione. Quanto al dipendente Rfi, si tratta di quello che al tempo era direttore della produzione. Il processo partirà il 9 gennaio 2024.

Scagionati i vertici

Prosciolti, insieme ad altri tre imputati, dalle accuse di concorso in omicidio plurimo colposo e disastro ferroviario, Maurizio Gentile e Michele Viale, rispettivamente ex ad di Rfi e Alstom Ferroviaria.

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