Perugia, vandalizzata la sede di Fratelli d'Italia: falce, martello e scritte in rosso

Ignoti hanno vandalizzato la sede di Fratelli d'Italia, componendo con la vernice frasi offensive ed inneggianti alla rivoluzione comunista. Il partito: "Quando non si hanno argomenti, il vandalismo è l'unica via. Non ci lasceremo intimidire"

La sede di FdI Perugia vandalizzata nei giorni scorsi
La sede di FdI Perugia vandalizzata nei giorni scorsi
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Frasi inneggianti alla rivoluzione e insulti, realizzati probabilmente con la bomboletta spray, a coprire parte della facciata del palazzo. E a corredare il tutto, falce e martello che sembrano rappresentare una vera e propria firma e togliere ogni dubbio circa paternità e matrice politica dell'azione. La sede di Perugia di Fratelli d'Italia è stata vittima di un raid vandalico, nelle scorse ore. E a darne notizia, stigmatizzando al contempo il gesto, sono stati su Facebook gli stessi esponenti locali di FdI.

"Semplicemente una vergogna. La violenza fisica, verbale e scritta non deve mai esistere - ha scritto Marco Squarta, esponente di Fratelli d'Italia e presidente dell'assemblea legislativa dell'Umbria - noi andiamo avanti con le nostre idee, senza paura". Sulla base di quanto ricostruito, i vandali avrebbero a quanto pare agito durante la notte, sfruttando l'assenza di testimoni. E hanno imbrattato la facciata dell'immobile con epiteti offensivi e simboli legati al comunismo.

"Fasci infami e fanno fritto misto", si legge ad esempio su una delle vetrate della sede. Le stesse mani hanno poi composto la parola "Rivoluzione", firmandola con falce e martello. I principali sospettati per il raid sarebbero quindi militanti dell'estrema sinistra, anche se per adesso non sono ancora stati individuati. "Quando non si hanno argomenti seri di contrapposizione politica, le uniche armi sono il vandalismo, le offese e l’idiozia - ha commentato sui social network Riccardo Mencaglia, consigliere di Fratelli d'Italia a Perugia - ovviamente non arretreremo davanti a nessuna intimidazione, ma andremo avanti ancora più uniti, sicuri che la città saprà riconoscere da che parte sta la vera democrazia".

L'accaduto ha presto travalicato i confini cittadini, anche perché nello stabile vandalizzato si trovano anche alcuni uffici utilizzati dal sottosegretario al ministero dell'Interno Emanuele Prisco e dal senatore Franco Zaffini. Ed entrambi hanno duramente condannato quanto avvenuto. "Durante la notte la sede di Fratelli d’Italia a Perugia è stata vandalizzata - il pensiero di Prisco- ma questo atto di violenza non ci intimidirà. Continueremo, con determinazione ancora maggiore, a lavorare per i territori e per l’Italia". Stando a quanto riportato dal quotidiano Il Messaggero, le forze dell'ordine sono state messe al corrente dell'atto vandalico di matrice politica e sul caso starebbe già indagando la Digos.

Nella zona sarebbero poi presenti diverse telecamere e gli inquirenti contano anche sul supporto dei filmati registrati dal sistema di videosorveglianza per ottenere indizi utili a risalire all'identità dei responsabili.

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