"No a Marine Le Pen". Così i dem vanno in tilt sulla Firenze "aperta e inclusiva"

A Firenze è polemica per un tweet dell'assessore Pd Sara Funaro, che dopo aver definito la città "aperta ed inclusiva" si è detta contraria alla visita di Marine Le Pen

"No a Marine Le Pen". Così i dem vanno in tilt sulla Firenze "aperta e inclusiva"
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Un tweet dai toni offensivi e contraddittori, pubblicato da una delle esponenti di spicco del Partito democratico fiorentino per opporsi all'arrivo a Firenze di Marine Le Pen e Alice Weidel. E la Lega ha risposto a tono, accusando la politica "dem" in questione di parlare da "proprietaria della città" e accusando il centrosinistra di aver utilizzato risorse pubbliche per pagare le spese della recente visita del sindaco di Parigi Anne Hidalgo, invitata alla festa di partito. Questa la polemica scoppiata nel capoluogo della Toscana nelle scorse ore. Tutto è iniziato a quanto pare quando il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha annunciato gli ospiti del congresso regionale del Carroccio che si terrà il prossimo 3 dicembre nel capoluogo fiorentino: ad incontrare i tesserati dovrebbero esserci anche esponenti della destra internazionale, come la francese Le Pen e la tedesca Weidel. Un'iniziativa che Sara Funaro, assessore e probabile candidata a sindaco del Pd alle prossime elezioni amministrative, non ha gradito. Opinione legittima, non fosse per le parole utilizzate per esprimere il proprio pensiero su X che non tutti hanno apprezzato.

"Salvini raduna a Firenze Marine Le Pen e Alice Weidel, rappresentanti di una destra razzista e negazionista - ha scritto -la nostra città, da sempre aperta e inclusiva, non sarà il loro "cantiere nero" che ci riporta indietro nel tempo. Qui non c’è spazio per l’odio e l’intolleranza". Un commento che ha lasciato perplessi diversi utenti, i quali ne hanno messo in luce le contraddizioni. "Nel primo capoverso si etichetta l'altrui pensiero, nel secondo si afferma che Firenze è una città aperta ed inclusiva - ha fatto notare ad esempio un utente - e il terzo capoverso nega il secondo". E anche Federico Bussolin, capogruppo della Lega in consiglio comunale, non le ha mandate a dire. "L’assessore Sara Funaro parla già da sindaco, evidentemente sicura sia dell’investitura del Pd che dell’esito elettorale. Ma più che da prima cittadina, queste sono dichiarazioni da proprietaria della città, da regina che parla ai suoi sudditi - il suo commento, espresso in una nota- cara Funaro, se ne faccia una ragione: in democrazia non tutti la pensano allo stesso modo ed è proprio questo il bello. E se davvero, come lei dice, Firenze è "aperta e inclusiva", non sarà certo un problema "aprire" la città per ospitare illustri esponenti della politica di centrodestra europea”.

Ancor più caustica si è dimostrata l'europarlamentare leghista Susanna Ceccardi. "Marine Le Pen, che rappresenta il primo partito di Francia, non verrà a Firenze a spese dei fiorentini come la sindaca di Parigi invitata alla festa del Pd da Nardella con i fondi della Città Metropolitana. Noi siamo tutt’altro che anti-europeisti: piuttosto, vogliamo un’Unione Europea realmente democratica - ha aggiunto - ben diversa da quella realizzata sino ad oggi dai socialisti e dai liberali che hanno fatto sin troppi danni ai cittadini e alle imprese italiane, tra eco-follie green, politiche immigrazioniste e strizzatine d’occhio alla Turchia di Erdogan.

Il 3 dicembre, quindi, ribadiremo orgogliosamente e democraticamente come intendiamo tradurre questa volontà in politiche attive, nell’interesse e a tutela degli italiani e dell’economia italiana. A partire dal prossimo giugno”.

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