Dopo "Fleximan", ecco i "no pale": sabotato impianto eolico in Sardegna

In provincia di Nuoro, ignoti hanno svitato i bulloni di ancoraggio di un impianto eolico, rischiando di causarne il crollo. Si tratterebbe di un atto di protesta messo in atto da attivisti che si oppongono alla realizzazione di parchi eolici

Dopo "Fleximan", ecco i "no pale": sabotato impianto eolico in Sardegna
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Ignoti hanno svitato i bulloni di ancoraggio di un impianto eolico nel Nuorese, per quello che è stato letto alla stregua di una protesta nei confronti dell'installazione di nuove pale. Una rimostranza che, a detta della dirigenza dell'impresa che si occupa della manutenzione della struttura, avrebbe tuttavia potuto dare origine ad una tragedia, in quanto l'atto di sabotaggio aveva minato la stabilità della turbina ed avrebbe potuto causarne la caduta in caso di forte vento. Questo è quanto avvenuto nelle scorse ore in Sardegna (fra Mamoiada e Gavoi) per un "caso" che sta facendo discutere.

La stampa locale non sembra avere dubbi nell'indicare alla base del gesto motivazioni ideologiche: non si tratterebbe infatti di un atto vandalico fine a sé stesso, ma di un'azione che sarebbe stata effettuata da attivisti contrari all'eolico. I media sardi ricordano infatti come da mesi siano in atto sull'isola continue proteste e rimostranze contro la realizzazione di impianti eolici.

E così come nei mesi scorsi, soprattutto nel Nord Italia, "Fleximan" prendeva di mira gli autovelox, adesso i "no pale eoliche" manifesterebbero così la loro contrarietà sabotando gli impianti. A rendersi conto dell'accaduto è stato un operaio della ditta Emmeimpianti, incaricata delle operazioni manutentive. L'uomo, non senza sorpresa, una volta arrivato sul posto non ha potuto fare a meno di notare come qualcuno avesse volutamente svitato i bulloni posti sulla base della struttura, lasciandoli sul terreno circostante.

Il personale dell'azienda ha poi controllato per sicurezza anche le altre turbine presenti, mentre l'accaduto è stato denunciato ai carabinieri di Mamoiada che cercheranno di fare chiarezza. Nel frattempo, il titolare dell'azienda ha affidato ad un post su Facebook un lungo sfogo nel quale attacca i responsabili del sabotaggio, ricordando loro le conseguenze anche gravi sull'incolumità di eventuali passanti che il loro gesto avrebbe potuto causare.

"Un nostro operatore si è recato in un impianto eolico per un controllo di routine, al suo arrivo ha trovato i dadi a base della torre completamente svitati e sparsi, la cui funzione è quella di tenere in sicurezza la torre ancorata al plinto - ha scritto l'imprenditore -Il suddetto atto vandalico, con l'arrivo del forte vento, poteva causare dei danni e o incidenti enormi mettendo in pericolo la vita dei nostri operatori oppure anche di un semplice passante.

Protestare o non essere d'accordo sul come le seguenti fonti vegano gestite è lecito, esprimere il proprio disappunto in modo civile è lecito. Ma nel momento in cui si mette a rischio la vita delle persone tutto ciò non è più tollerabile e non si può stare in silenzio davanti a certe azioni".

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