“Non prenderla sul personale, non ce l’abbiamo con te ma con la tua auto di lusso”. Gli eco-vandali colpiscono ancora, ma stavolta nel mirino non ci sono né le statue né i palazzi storici sedi di istituzioni come il Senato, oggetto di lanci di vernice arancione e gialla da parte degli attivisti di Ultima Generazione. Questa volta a pagare le conseguenze sono stati ignari cittadini, come Camilla Gatti, avvocata che questa mattina si è ritrovata davanti una sorpresa amara. La sua auto, un piccolo Suv che aveva parcheggiato in via Goffredo Mameli - zona piazza Risorgimento a Milano - aveva due ruote a terra. Nella stessa via i teppisti avevano preso di mira altri due Suv, anche se man mano stanno arrivando segnalazioni di cittadini che avevano le auto nelle stesse condizioni.
Lo sfogo della cittadina
“Stavo prendendo la macchina per andare al lavoro in tribunale, visto che pioveva, quando me la sono ritrovata davanti in queste condizioni. Anche un altro Suv poco lontano era nelle stesse condizioni, le altre le hanno lasciate in pace per fortuna”, è stato lo sfogo dell'avvocato Gatti con ilGiornale.it. E' probabile che i vandali abbiano agito nella notte, perché l'auto di grossa taglia di un cittadino che aveva parcheggiato nella via questa mattina non ha avuto danni. "Poco fa mi ha chiamata un altro collega per dirmi che gli è successa la stessa cosa. E' terribile quello che è successo", ha detto ancora l'avvocata.
"Li denuncio per violenza privata"
Sul parabrezza, bagnato dalla pioggia battente che da ore imperversa su Milano, il volantino firmato dal “collettivo delle SuVversiv*” che per rivendicare il gesto hanno usato dati sull’inquinamento e sull’occupazione dello spazio, e sul maggior rischio di incidenti gravi con macchine di grossa cilindrata. I teppisti si sono anche presi la briga di fare la morale: “Adesso che hai letto questo volantino - è la considerazione -pensi che abbia ancora senso possedere un Suv? Le città possono diventare uno spazio a misura di persona anziché a misura di Suv”. Intanto Gatti ha chiamato i carabinieri e a breve formalizzerà denuncia. "Non si tratta di un semplice danneggiamento, ma di violenza privata, un reato disciplinato dal codice penale che punisce chi con violenza, come nel mio caso, costringe gli altri a fare qualcosa. Mi hanno impedito di prendere la macchina, facendomi arrivare in ritardo a lavoro. E' inaccettabile".
La Lega: "Ecco l'odio sociale della sinistra"
Sul caso è intervenuta stamane anche Silvia Sardone, europarlamentare e commissario cittadino della Lega, e Chiara Pazzaglia, consigliere della Lega in Muncipio 4 che ha puntato il dito contro i "talebani dell'ambientalismo" che "lisciano il pelo all'amministrazione comunale". Ma secondo Sardone dimenticano che "Atm a fine mese taglierà le corse dei tram; che in rapporto ai chilometri coperti dalla metropolitana Milano è tra le città più care d’Europa; che salire sui mezzi pubblici in città, tra borseggiatrici, sbandati e molestatori, è la cosa meno sicura da fare.
L'eurodeputata punta il dito contro "l’odio ideologico della sinistra contro chi ha la colpa di possedere un’auto si traduce in gravi violenze alla libertà personale come quelle di stamattina in via Mameli". E ha fatto sapere che denuncerà l'episodio alla Digos. "Chissà Sala e Majorino cosa ne pensano: coccoleranno anche i suv-versivi dopo centri sociali abusivi, rom e clandestini?”, ha detto infine.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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