
A seguito degli ultimi accoltellamenti fra i migranti ospiti della comunità d'accoglienza di don Massimo Biancalani, l'intervento del governo (dopo l'intesa con le altre istituzioni politiche ed ecclesiastiche) porterà ad una ricollocazione degli ospiti in alcuni centri di accoglienza della Toscana. In primis per alleggerire la pressione su Vicofaro, tenendo anche conto che i residenti lamentano da anni episodi di degrado e micro-criminalità e temono per la propria incolumità. Il "parroco dei migranti" tuttavia non ci sta e in un intervento non privo di tratti surreali ha contestato i primi trasferimenti (iniziati un paio di giorni fa) di alcuni ospiti nei Cas delle province di Pistoia, Prato e Firenze. Anche (come detto) a seguito degli ultimi episodi di violenza che si sono verificati all'interno del centro di accoglienza pistoiese. "Intanto dei circa 40 che dovevano essere trasferiti, al momento sono meno di 20 quelli che hanno raggiunto i Cas. Alcuni si sono rifiutati, perché hanno un certo radicamento nel territorio, svolgono qui dei lavori, e quindi hanno bisogno che venga loro proposta una collocazione che gli possa consentire di continuare le attività che già svolgono - l'intervento di Biancalani, in una nota riportata dall'Ansa - altrimenti rischiano di perdere il permesso di protezione internazionale.
Due di queste persone, invece di essere portate nelle destinazioni prestabilite, ovvero nei Cas della nostra provincia e in quelli delle province limitrofe, sono inoltre state portate nei Cpr, uno a Potenza e l'altro a Gorizia. Non si possono obbligare per forza ad andare in posti lontani, dove non ci sono mezzi di collegamento e dove hanno difficoltà a recarsi nei luoghi di lavoro". Sulla questione è intervenuto anche il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, che ha ringraziato il governo Meloni ed il vescovo di Pistoia Fausto Tardelli per l'impegno. "ll tavolo di Roma è stato determinante per il decongestionamento iniziato ieri a Vicofaro e, come detto durante l’incontro, per non vanificare gli sforzi di tutti occorre che gli impegni presi al tavolo dal vescovo siano rispettati - ha detto il primo cittadino di centrodestra - infatti, se dopo aver trovato accoglienza nei Cas per circa cinquanta persone ne dovessero rientrare in parrocchia altrettante per la mancata gestione di quel luogo, sarebbe l’ennesimo tentativo fallito, con conseguenze ormai note per i residenti e per chi viene accolto in quelle condizioni. Le istituzioni stanno facendo la loro parte con l’individuazione dei posti di accoglienza, mentre del controllo da attuare dopo il decongestionamento, si è fatto garante il Vescovo durante il tavolo col Ministro".
Tomasi ha infine auspicato che questo intervento possa essere risolutivo, per arrivare a rendere nuovamente vivibile il quartiere ed armonizzare una situazione di disagio che gli abitanti lamentano ormai da un decennio. "Il nodo della questione è evitare di tornare ad una gestione incontrollata e pericolosa della parrocchia, di cui l’accoltellamento dei giorni scorsi è solo la punta dell’iceberg - ha concluso, ricordando le difficoltà - abbiamo cercato molte volte, con l’interessamento di tanti soggetti pubblici, a più livelli, di riportare quella parrocchia ad una condizione di dignità e di legalità. Ogni volta però la situazione è tornata al punto di partenza perché zona franca, incontrollata.
Può succedere anche stavolta se non si portano infondo gli impegni presi durante il tavolo di mercoledì, per cui ringrazio il Ministro Piantedosi, i Sottosegretari Nicola Molteni ed Emanuele Prisco, l’Onorevole Andrea Barabotti e tutti i presenti all’incontro".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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