“Come here, Marcello!”. Già, vieni, Marcello. Ma porta con te solo altre 129 persone. Perché da oggi la Fontana di Trevi, simbolo di Roma e monumento-polizza del ritorno prima o poi nella città eterna, è visibile solo da 130 persone per volta, quelle che, grazie a un tappetino conta-persone, avranno accesso alla passerella montata in quattro giorni e che consentirà una panoramica inconsueta sull’opera barocca di Nicola Salvi nel corso del suo restauro in vista dell’imminente Giubileo. La struttura, “una nuova modalità di visita”, come afferma con piglio burocratico il Comune di Roma, è un percorso che si snoda su un sistema di impalcature parzialmente montato all’interno della vasca, al momento svuotata d’acqua. Una struttura francamente orribile, contro la quale si sono scagliati cittadini e giornali locali, che parlano di “grande bruttezza”, di monumento deturpato, di sconcio.
Secondo alcuni organi di informazione il risultato è molto differente da quello che era stato illustrato nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto, in cui si era parlato di basso impatto estetico e di elementi trasparenti. In molti avevano sperato che la recinzione fosse aggraziata come quella per il restauro del 2014, non a caso sponsorizzata da Fendi.
Ma non è finita qui. Sulla struttura non è permesso, per evitare di danneggiare il monumento non protetto dall’acqua, gettare la monetina, gesto rituale che costituisce probabilmente il motivo che richiama ogni giorno decine di migliaia di turisti nell’angusta piazza che circonda la struttura. Certo, per ovviare alla mancanza è stata montata, sulla scalinata di fronte al catino, una piccola vasca destinata al lancio della monetina, che il sarcasmo romano ha già provveduto a ribattezzare “’a piscinetta”. Una soluzione piuttosto triste, in verità, e che non ha mancato di sollevare polemiche tra cittadini e turisti dotati di un minimo senso estetico, ma che il sindaco Roberto Gualtieri difende così: “Sulla piscinetta ho letto delle polemiche abbastanza divertenti, nel 2014 suscitarono invece interesse. Forse è lo spirito dei tempi”. In ogni caso grazie alla fontanina “in una settimana sono stati raccolti 10mila euro, e la Caritas ha potuto continuare il suo preziosissimo lavoro e più di mille persone hanno avuto un pasto”.
La passerella di Fontana di Trevi, l’unica in cui arriva ancora l’acqua dell’acquedotto Vergine di Marco Vipsanio Agrippa, è stata inaugurata stamattina davanti a una folla di turisti interdetti e delusi. “Non mi aspettavo di trovarla così”, ha detto uno di loro. Qualcuno borbotta che sì, certo, restaurare il monumento sarà anche necessario, ma insomma. “Dopo 10 anni dall’ultimo intervento di restauro – taglia corto il sovrintendente capitolino ai Beni Culturali Claudio Parisi Persicce - era necessaria una manutenzione straordinaria, per intervenire su quei punti di maggiore degrado”. W anzi: “Si tratta di un intervento che, a seconda dello stato di degrado, dovrà ripetersi ogni 5, 10 o 15 anni”. La passerella costituisce una sorta di prova generale di un possibile futuro contingentamento dei visitatori di uno dei monumenti più delicati della capitale, anche dopo la fine dei lavori, che dovrebbe avvenire entro il Giubileo. "Questa soluzione - ha sottolineato Gualtieri - ci consente di sperimentare la gestione dei flussi. La passerella sarà poi, probabilmente, lo stesso tragitto per poter, in modo libero e accessibile, consentire di vedere la fontana a un numero di persone compatibile con la possibilità di avere un’esperienza non rovinata dall’eccessivo affollamento".
È possibile anche che venga istituito un biglietto d’ingresso a pagamento: “Valuteremo cosa fare successivamente”, ha detto in modo possibilista il sindaco. La passerella è stata montata in quattro giorni e sarà smontata nello stesso tempo. È accessibile dalle 9 alle 21 tutti i giorni (ma lunedì e venerdì dalle 11 alle 21 e si calcola che sarà calpestata da 500mila persone da qui allo smontaggio, alla vigilia dell’inaugurazione del Giubileo. Cinque persone in ogni momento saranno impiegate nella gestione dei flussi. Oltre che gettare monetine è vietato anche bere e mangiare sulla struttura, e potrebbero essere elevate delle multe per chi contravviene.
Considerato il lassismo romano e i tanti abusi a cui la Fontana di Trevi è stata sottoposta negli ultimi anni da turisti accaldati o esibizionisti e da vandali di ogni genere, ci sorprenderemmo assai se questo accadesse davvero.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.