"Invasione di ragni violino a Novara": scatta l'allarme. Ma è tutto falso: cosa è successo

L'avviso è stato scritto su carta intestata della Asl, cosa che ha reso verosimile ai cittadini il suo contenuto: l'azienda sanitaria è dovuta intervenire per smentire tutto

"Invasione di ragni violino a Novara": scatta l'allarme. Ma è tutto falso: cosa è successo
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Un allarme diffuso su carta intestata della Asl di Novara ha letteralmente scatenato il panico in città, facendo leva sulla grande paura del ragno violino che un po' ovunque si sta diffondendo a macchia d'olio, visto il moltiplicarsi di casi di intossicazione da veleno anche letali.

"Si avvertono i residenti che sono pervenute presso la nostra struttura segnalazioni di presenza di 'Ragno violino' nelle zone periferiche di Veveri e Vignale", spiega il falso avviso, nel quale poi vengono fornite specifiche indicazioni su come verificare la presenza in casa dell'insetto. Un vero e proprio vademecum suddiviso punto per punto:

  • Verificare giornalmente nelle abitazioni che le finestre e le porte siano chiuse ermeticamente;
  • se sono presenti garage verificare, oltre quanto sopra, che gli automezzi siano correttamente chiusi, compresi i finestrini;
  • sanificare almeno giornalmente con appositi prodotti disponibili nelle farmacie, cucine e bagni;
  • se l'abitazione è ubicata vicino ad aree verdi o fiumi, è consigliabile prestare la massima attenzione e percorrere tali zone con calzature ad altezza superiore alle caviglie;
  • evitare il taglio di erba o arbusti, nel caso fosse indispensabile utilizzare stivali alti in gomma, guanti, pantaloni lunghi chiusi alle estremità inferiori delle gambe e maglietta a manica lunga. Per la protezione del viso utilizzare le apposite visiere.

Gli autori del procurato allarme hanno fornito anche delle indicazioni su come comportarsi in caso di morso, completando di fatto il documento e rendendolo così ancora più credibile. "Non farsi prendere dal panico, disinfettare immediatamente con alcol o prodotti simili disinfettanti, recarsi al pronto soccorso chiamando preventivamente per allertare dell'evento". A completare il tutto l'indicazione di un numero diretto dedicato proprio all'emergenza e la firma del direttore generale dottor Angelo Penna.

Inutile dire che, vista la psicosi per le recenti morti, l'allarme si è diffuso innanzitutto sui social network, coi cittadini che si sono confrontati sul problema, provvedendo a contattare la Asl di Novara per avere informazioni più dettagliate. L'azienda sanitaria, sommersa di richieste, si è vista costretta a intervenire per smentire il falso allarme."Una associazione cinofila mi ha segnalato la presenza sui social di questo comunicato allarmistico", ha raccontato all'Agi l'assessore all'ambiente del Comune di Novara Elisabetta Franzoni. "Mi sono subito attivata e l'Asl, fatte le dovute verifiche, ha pubblicato sui propri profili social la smentita sottolineando come la notizia è falsa, non esiste alcuna allerta e l'Asl non ha divulgato avvisi né diffuso informazioni in merito".

Si

cercano ora i responsabili, rei del reato di procurato allarme tra la popolazione: le indagini sono ora affidate alla polizia postale, informata dell'accaduto direttamente dalla stessa anzienda sanitaria.

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