I punti chiave
Le indagini condotte dai carabinieri sono durate poco più di un mese. Era fine maggio quando una 37enne senzatetto somala è stata attirata in una trappola, sequestrata e stuprata da più persone, a turno, per circa un'ora, in un appartamento in via Oberdan, al centro di Bologna. I militari hanno arrestato tre giovani, il proprietario di casa di 22 anni e due ragazzi di origini tunisine di 17 e 18 anni, sospettati di aver abusato della donna.
La vicenda
A quanto pare, la 37enne sarebbe stata agganciata per strada. I tre giovani erano in giro alla ricerca di facili prede sessuali e quando si sono imbattuti nella senzatetto si sono subito resi conto che si trattava di una drogata. Con la scusa di fornirle la cocaina l'avrebbero invitata nell'appartamento del 22enne, ma una volta oltrepassato il portoncino d'ingresso le avrebbero chiesto di fare sesso. Al netto rifiuto della donna sarebbe scattata la ritorsione dei ragazzi che l'avrebbero violentata a ripetizione fino a quando la 37enne non è riuscita a liberarsi e a fuggire lanciandosi dalla finestra.
La caduta
La senzatetto somala cadendo si è fratturata il bacino, oltre a procurarsi diverse lesioni su più parti del corpo ma, nonostante le ferite, è riuscita a chiedere aiuto urlando a squarciagola. I residenti sentendo le grida hanno chiamato i soccorsi. Da quel momento, dopo l'intervento dei carabinieri, sono state avviate le indagini che hanno portato al fermo dei tre sospettati che adesso dovranno rispondere dei reati di sequestro di persona e di violenza sessuale di gruppo.
Chi sono gli indagati
Come riporta il Corriere di Bologna, il 22enne, un disoccupato di origini piemontesi, è stato rintracciato nella provincia di Pesaro e Urbino dove si era nascosto. Gli altri due sono stranieri, provenienti dalla Tunisia.
Il minorenne non si era mosso da Bologna, mentre il 18enne si era rifugiato a Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, dove è stato acciuffato e messo in manette. Tutti e tre hanno precedenti penali per reati contro la persona. I due maggiorenni sono finiti in carcere, mentre il 17enne all'Istituto penale minorile.
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