Il giorno tanto temuto è arrivato. Questa mattina, 11 studenti del liceo scientifico Galileo Galilei di Spadafora, in provincia di Messina, si sono presentati puntuali, poco prima delle otto, davanti ai cancelli di quella che per cinque anni era stata la loro scuola, per ripetere, dopo solo pochi mesi, la prova orale dell’esame di maturità. Un vero e proprio incubo, come quello vissuto dai protagonisti del film Immaturi, del 2011. Gli undici esaminandi, dieci ragazze e un ragazzo, dopo settimane di ansie e attese, si sono ritrovati a condividere un esame che passerà alla storia, dal momento che sono i primi studenti italiani a rifare la maturità tutti insieme. Lo scorso luglio alcuni di loro avevano ottenuto il massimo dei voti, altri si erano già iscritti all’università, prima che una loro compagna di classe sollevasse un caso diventato in pochi giorni di rilevanza nazionale.
La vicenda è emersa la scorsa estate, quando una studentessa della V L, rimasta insoddisfatta del voto finale, aveva sostenuto di non essere stata valutata correttamente dalla commissione. Così i suoi genitori, difesi dall’avvocato Maria Chiara Isgrò, avevano presentato un esposto per segnalare alcune irregolarità nello svolgimento della prova orale. In particolare, la studentessa aveva riferito che qualche giorno prima dell'esame orale, la sua professoressa di Storia e Filosofia aveva inviato ad alcuni studenti un messaggio su Whatsapp, che conteneva gli argomenti che sarebbero stati richiesti nella fase iniziale della prova. Dal gruppo degli studenti destinatari sarebbe stata estromessa l'allieva, che aveva così dovuto sostenere la prova senza alcun aiuto, ottenendo un punteggio più basso rispetto ai compagni di classe.
Dopo la denuncia dei familiari della ragazza, l'ufficio scolastico regionale aveva disposto un'ispezione e dopo avere riscontrato alcune irregolarità nell’espletamento delle prove orali, le aveva annullate, stabilendo l’espletamento di nuovi esami.
Inizialmente l’Usr aveva deciso che la nuova sessione di esami orali si sarebbe dovuta svolgere lo scorso 20 settembre, ma gli studenti, contrari a ritornare tra i banchi, e per di più con una nuova commissione d’esame, hanno presentato il ricorso al Tar di Catania, che ha rigettato l’istanza, riscontrando le irregolarità segnalate dalla giovane, e aprendo la strada alla ripetizione della prova d'esame. Questa mattina i ragazzi, in un clima non proprio sereno, sono tornati nella loro scuola, pronti a chiudere un capitolo della loro vita di cui difficilmente si scorderanno.
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