"Chiedo scusa per quel che ho fatto. Ero ubriaco, non volevo". Lo ha dichiarato in tribunale il giovane di 26 anni originario della Tunisia accusato di violenza sessuale e tentata rapina ai danni di una ragazza di Latina. L'uomo è finito proprio nelle scorse ore davanti al giudice per le indagini preliminari, per un episodio che risale ai giorni scorsi. Quella sera, la donna stava tornando a casa al termine di una serata trascorsa con gli amici ed era ormai giunta nei pressi della sua abitazione situata nel capoluogo pontino, quando lo straniero le si è avvicinato dopo averla seguita per qualche metro. E dopo qualche parola di circostanza, avrebbe iniziato a palpeggiarla e a tentare di baciarla contro la sua volontà. Dinanzi alle proteste della trentenne, il tunisino avrebbe poi deciso di desistere. Non prima di averle però rubato la borsa, per poi darsi rapidamente alla fuga nelle vie limitrofe.
La vittima delle molestie, ancora in stato di choc, si era poi rivolta alla polizia. E gli inquirenti sono riusciti a ricostruire la dinamica dell'accaduto anche grazie al supporto dei filmati girati dalle telecamere del circuito di videosorveglianza della zona, iniziando da quella posta proprio nei pressi dell'androne del palazzo in cui vive la trentenne. Sulla base degli indizi raccolti in un secondo momento, il ventiseienne è quindi finito in manette dopo esser stato rintracciato dalle forze dell'ordine nei pressi della stazione ferroviaria locale. Stando a quanto riportato dal sito LatinaToday, il diretto interessato ha ammesso davanti al gip di avere prima seguito e poi avvicinato e palpeggiato la donna, scusandosi oltretutto per il comportamento dimostrato in quell'occasione. Ha poi voluto aggiungere di essere tornato indietro per restituirle la borsetta che le aveva scippato, perché a suo dire non intendeva affatto rapinarla.
Una versione dei fatti surreale completata dal motivo che (sempre secondo lui) avrebbe propiziato l'atteggiamento decisamente sopra le righe che gli viene contestato: il magrebino ha infatti dichiarato di essersi comportato in quel modo a causa della notevole quantità di bevande alcoliche che avrebbe assunto nelle ore immediatamente precedenti al fatto. Nella sua visione sarebbe quindi stato l'alcol a fargli perdere del tutto i freni inibitori.
Una ricostruzione della violenza che non ha evidentemente convinto il giudice, a quanto pare: a conclusione dell’udienza, il gip ha infatti convalidato il fermo disponendo per lo straniero la custodia cautelare in carcere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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