La Milano del sindaco Sala non è inclusiva: "Noi anziani siamo abbandonati"

La Giunta Sala vorrebbe sopprimere la linea del bus 73 che da Linate arriva a San Babila. Ma anziani e fragili hanno difficoltà a salire sui tram. Rocca, FdI, ew Verri, Lega, hanno depositato una "Domanda a Risposta Immediata"

La Milano del sindaco Sala non è inclusiva: "Noi anziani siamo abbandonati"

Il Municipio 4 rischia a breve di vedere soppressa la linea 73 che dall'aeroporto di Linate attraversa mezza Milano e raggiunge San Babila. Il motivo di questa decisione sarebbe l'arrivo della nuova linea metropolitana M4. Attualmente sono 20 le fermate effettuate dalla 73, tra le quali il quartiere Forlanini, viale Corsica, corso XXII Marzo e corso P.ta Vittoria. Dal 5 luglio questo importante collegamento rischia di scomparire definitivamente, lasciando a piedi molti cittadini, soprattutto fragili e anziani, che hanno difficoltà a salire sui tram o a raggiungere la fermata più vicina della nuova metropolitana.

"Percorso impossibile per anziani e fragili"

Francesco Rocca, Consigliere comunale di Fratelli d’Italia e Alessandro Verri, Capogruppo della Lega a Palazzo Marino, sulla questione hanno depositato una DRI, Domanda a Risposta Immediata, da affrontare in Consiglio comunale. Nella nota congiunta si legge: "Autobus 73: la soppressione provoca enormi disagi ai cittadini, soprattutto ai più deboli. L’inclusività dell’Amministrazione comunale si ferma agli slogan! Con la soppressione dell’autobus 73 da Linate a San Babila, attraversando viale Forlanini, viale Corsica, corso 22 marzo e corso di Porta Vittoria, si reca un notevole disagio ai residenti e ai lavoratori, soprattutto a coloro che non possono utilizzare il tram che attraversa le località citate perché presenta evidenti barriere architettoniche e non è inclusivo. Le fermate dell’attuale linea 73 distano anche un chilometro dalle fermate della nuova metropolitana M4, percorso impossibile per anziani e diversamente abili. Con la soppressione della 73 una gran parte dei cittadini milanesi non può utilizzare i mezzi pubblici, chiediamo quindi alla Giunta Sala di salvaguardare le persone più fragili e di essere inclusivi con i fatti e non con gli slogan".

Le fermate della M4 distano anche 1 chilometro

Rocca ha spiegato a ilGiornale.it che non si tratta di una questione da sottovalutare. "Il Comune, soprattutto l'Amministrazione Sala, che a slogan parla di inclusione, va a togliere una linea che ha la pedana ed è utilissima soprattutto a chi deve muoversi in carrozzina, e lascia invece i tram, il 27 e il 12, dove chi ha una disabilità fa veramente fatica ad accedervi, con gradini alti che per ora è impossibile rimuovere". Il consigliere ha anche tenuto a sottolineare che vi sono fermate "come piazza Santa Maria del Suffragio che si trovano a un chilometro di distanza dalla più vicina fermata della M4. Un anziano, o una persona disabile -ha continuato Rocca- fa veramente fatica a raggiungere il nuovo mezzo per andare in centro". La linea 73 è anche molto comoda per chi deve raggiungere l'aeroporto di Linate e non può fare molto tragitto a piedi con i bagagli.

La domanda a risposta immediata preparata con il leghista Verri è volta a chiedere spiegazioni all'assessore alla Mobilità del Comune di Milano, Arianna Censi, e dovrebbe essere discussa in aula lunedì prossimo, 3 luglio. "Oltre a togliere un servizio essenziale storico, si vanno a escludere i più deboli e fragili: una persona anziana o disabile da piazza Santa Maria del Suffragio a San Babila, che non riesce a salire sul tram, o prende il taxi spendendo molti più soldi, oppure deve farsi accompagnare alla fermata metro più vicina che dista un chilometro esatto", ha aggiunto Rocca che ha poi continuato sottolineando che il sindaco Sala, che dice tanto di voler eliminare le auto e i parcheggi per avere una città green, sopprime anche i mezzi pubblici.

Un'81enne: "Sembra vogliano liberarsi degli anziani"

La signora Elsa, 81 anni, ci ha raccontato che la soppressione della linea 73 sarebbe per lei e suo marito, che ha notevoli problemi a deambulare e riesce a muoversi solo con il girello, un vero problema. "Siamo da soli e ci arrangiamo a fare tutto. Io sono più giovane di 5 anni e aiuto il mio Beppe a prendere i mezzi e a spostarsi per il quartiere. Il nostro medico è a 2 fermate di bus da casa nostra e possiamo raggiungerlo solo grazie alla 73, senza non so come faremmo". Marito e moglie abitano in via Amatore Sciesa e il loro medico di base è alla fine di XXII marzo, per chi ha problemi e non è più giovane non è vicinissimo, considerando anche che ci sono diversi attraversamenti da dover affrontare. "Noi siamo anziani e ci sentiamo abbandonati. Sembra quasi che vogliano liberarsi di noi il più presto possibile. Capisco che Milano sia una città con tanti ragazzi e veloce, ma non possono dimenticare che ci siamo anche noi. Io sono nata a poche centinaia di metri da qui e amo questo quartiere".

Verri: "Hanno aiumentato il prezzo dei biglietti e diminuito i servizi"

Anche il leghista Alessandro Verri si è detto stupito in quanto "quando si tratta di servizi che sono accessibili, che vengono utilizzati, come appunto la linea 73, vederne la soppressione è sicuramente un disservizio grave che i residenti del Municipio 4 avranno". Se sarà necessario Verri ha spiegato che verranno fatte anche delle presenze sul territorio per chiedere all'Amministrazione, insieme ai residenti di un quartiere molto popolato, di rivedere la decisione. "Nonostante abbiano aumentato il prezzo del biglietto hanno diminuito i servizi. Ci sono casi di persone fragili che hanno dovuto aspettare anche più di un mezzo, perché non provvisti della pedana o perché senza accompagnatore che potesse aiutarli".

Dal Comune non c'è stata ancora nessuna comunicazione, come ci ha confermato il Capogruppo della Lega: "Si sapeva che l'Amministrazione avrebbe avuto l'intenzione di sospendere la linea 73 con l'avvio della M4, ma speravamo che l'idea fosse stata scongiurata. Invece, purtroppo, tramite cittadini e colloqui informali, siamo venuti a conoscenza del fatto che dal 5 luglio il mezzo verrà sospeso".

L'assessore Censi non avrebbe neanche risposto alle varie mail inviatele proprio da Verri, come lui stesso ci ha raccontato: "È da un mese che scrivo all'assessore delle mail per essere messo a conoscenza di quando, e se, questo servizio sarebbe stato sospeso. Non ho ancora ricevuto risposta".

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