La Procura di Napoli ha aperto un fascicolo d'indagine con l'ipotesi di reato per omicidio colposo contro ignoti sul caso di Rossella Di Fuorti, la 40enne di Soccavo (Napoli) morta nel giorno del suo compleanno dopo aver mangiato del sushi. Per accertare l'eventuale correlazione tra il pasto asiatico e il decesso della donna bisognerà attendere sia l'esito dell'autopsia che le risultanze degli esami di laboratorio sui campioni del cibo prelevato dai Nas all'interno del ristorante.
L'indagine per omicidio colposo
Si tratta di un atto dovuto dal momento che Rossella è morta circa un'ora dopo aver mangiato il sushi. Le indagini, coordinate dai pm Simona Di Monte e Pierpaolo Filippelli, dovranno chiarire una serie di circostanze che, al momento, sono ancora poco definite. In primis, bisognerà capire se l'abbattitore del ristorante - un locale di cucina asiatica alla periferia di Soccavo - fosse impostato su una temperatura ottimale per la conservazione del pesce crudo. Poi occorrerà escludere la presenza di un'eventuale ipersensibilità della donna a uno o più ingredienti utilizzati per la preparazione del finger food giapponese. Qualora ci fosse corrispondenza tra la carica batterica rilevata sulla salma della vittima e quella sul cibo analizzato dai Ris, il nesso causa-effetto potrebbe consolidarsi.
Il racconto dell'amica
Rossella Di Fuorti, mamma di due figli, è morta nel giorno del suo quarantesimo compleanno. "Giovedì sera, - ha raccontato un'amica della donna al Corriere della Sera - dovevamo farle una festa a sorpresa: era tutto pronto, lo spumante, la torta e le decorazioni. Poi è successo quello che nessuno si sarebbe mai immaginato. È arrivata una telefonata: 'Rossella non sta bene, ha mal di testa, sembra grave. Di lì in poi non abbiamo capito più niente e siamo finiti catapultati in questa tragedia". Il marito della quantenne, ancora sotto choc, ha riferito alla polizia giudiziaria che la moglie non aveva mai manifestato in precedenza reazioni allergiche ad alcun tipo di cibo. Gli inquirenti hanno disposto l'esame autoptico sulla salma, che sarà eseguito dai sanitari del Secondo Policlinico di Napoli nei prossimi giorni. In via cautelativa, l'attività di ristorazione è stata sospesa.
L'esperto: "Il sushi non è un rischio"
"Una reazione allergica, una reazione a una contaminazione microbiologica, o un qualcosa che non c'entra niente con il sushi. Il fatto che la donna sia morta dopo essere uscita da un ristorante di sushi non ne fa necessariamente la causa". A commentare all'Ansa la morte di Rossella Di Fuorti è Marco Silano, direttore dell'unità operativa Alimentazione, nutrizione e salute dell'Istituto superiore di sanità. "Fare qualsiasi ipotesi è del tutto impossibile. Bisognerebbe avere altri elementi per stabilire quale sia la causa", dichiara l'esperto. Circa i possibili rischi nel consumo di pesce crudo Silano è sicuro: "Nessun rischio. Perché il pesce che si mangia crudo, per il consumo come tale, deve essere prima abbattuto, ovvero sottoposto a un processo che porta il pesce a temperature intorno ai venti gradi, in genere nel giro di 24 ore. Questa procedura che inizia sulla barca - spiega ancora - è obbligatoria per il pesce da mangiare crudo. E ovviamente chi eroga pesce crudo lo sa. Il pesce crudo è autorizzato, quindi è sicuro altrimenti non sarebbe autorizzato".
Poi l'esperto conclude: "Naturalmente va trattato in modo adeguato e la cosa fondamentale è abbatterlo. Vale per tutti i tipi di pesce, che sia consumato al ristorante, o che sia una preparazione domestica".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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