Pena ridotta per un egiziano di 31 anni che lo scorso anno aveva aggredito una donna a L'Aquila, cercando di violentarla e di rapinarla; per il giudice, infatti, esiste la possibilità che il nordafricano possa redimersi. Allo straniero è stata quindi riconosciuta una possibilità di riscatto. Una sentenza, questa, che farà sicuramente discutere.
La ricostruzione dei fatti
L'episodio contestato a Elhadidi Hani Rabie Abdelrahman, questo il nome dell'egiziano, risale alla notte dello scorso 7 giugno 2023. L'uomo individuò la sua vittima, un'italiana di 32 anni, lungo Costa Masciarelli, a L'Aquila. L'aggressione scattò alla traversa di Piazza Duomo. Secondo la ricostruzione fornita, la 32enne, una ex rugbista, aveva appena effettuato un prelievo al bancomat e proprio per questa ragione lo straniero l'aveva presa di mira. L'egiziano aveva poi preteso un rapporto sessuale e al rifiuto della donna aveva perso completamente il controllo, arrivando a picchiarla selvaggiamente.
La vittima era finita in ospedale a causa delle lesioni riportate e aveva ricevuto una prognosi di 40 giorni. Elhadidi Hani Rabie Abdelrahman era stato invece arrestato poco tempo dopo mentre cercava di imbarcarsi dal porto Civitavecchia per lasciare l'Italia, probabilmente diretto in Tunisia o in Spagna. Fermato dagli agenti della Seconda Sezione della Squadra mobile della questura dell'Aquila, lo straniero aveva inizialmente finto di non ricordare nulla dell'accaduto. Aveva addirittura cercato di discolparsi, raccontando che qualcuno, quella sera, aveva aggiunto della droga nella bottiglia di vino che stava bevendo mentre si trovava seduto in una kebabberia di Corso stretto. La sua storia, però, non aveva minimante convinto gli inquirenti.
La sentenza choc
A distanza di molti mesi, la sentenza e le motivazioni. Elhadidi Hani Rabie Abdelrahman era stato inizialmente condannato a 6 anni e 4 mesi di reclusione dal gup del tribunale de L'Aquila, ma la Corte d'Appello ha deciso diversamente, riducendo la pena a 3 anni e mezzo.
Pur avendo accolto la tesi della parte offesa (la vittima, gravemente ferita, fu costretta a sottoporsi a diversi interventi chirurgici), il presidente della Corte d'Appello ha comunque stabilito una riduzione della pena.
Nelle motivazioni della sentenza, riportata da Il Messaggero, si legge che "la valutazione complessiva dei fatti, segnatamente la scelta di dare all'imputato un'opportunità di riscatto, consente, invece, di accogliere la richiesta di riduzione della pena". Insomma, lo straniero avrebbe la possibilità di redimersi, e per tale ragione gli è stata riconosciuta una riduzione della pena.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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