“Vergogna”. A Napoli è rivolta per il reddito

Circa 500 persone si sono riunite a piazza Garibaldi per poi spostarsi lungo le strade del centro cittadino. L’obiettivo era bloccare l’autostrada

“Vergogna”. A Napoli è rivolta per il reddito
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“Fateci passare, non riuscirete a fermarci”. In centinaia hanno forzato il posto di blocco della polizia per occupare la rampa dell’autostrada a Napoli. Non sono mancati i momenti di tensione e anche scontri fisici tra i partecipanti al corteo di questa mattina organizzato a difesa del Reddito di cittadinanza. Circa 500 persone si sono riunite a piazza Garibaldi per poi spostarci lungo le strade del centro cittadino. Arrivati in prossimità della rete autostradale, un nutrito gruppo di manifestanti ha provato a scavalcare la recinzione in metallo presidiata dalle forze dell’ordine.

Gli scontri

Nonostante la resistenza degli agenti della polizia, diverse persone sono riuscite a scavalcare il muretto di via Marina. A quel punto ci sono stati gli scontri e il contatto fisico tra le forze dell’ordine e i manifestanti. L’accesso è stato aperto da un gruppo di donne. Mentre andava in scena la lotta a colpi di manganellate e pietrate, altri ex percettori del Reddito di cittadinanza hanno oltrepassato il guardrail aprendo l'accesso del corteo alla rampa autostradale. Solo dopo che la tensione è salita alle stelle, i manifestanti si sono allontanati dal luogo dello scontro. Sotto una pioggia battente è ripreso il corteo in strada, in direzione di via Santa Lucia, sede della Regione Campania, seguito da un ingente spiegamento di forze dell'ordine in assetto antisommossa. La situazione è tornata tranquilla.

I disagi

Il trambusto, comunque, ha provocato ripercussioni sul traffico automobilistico, in una zona nevralgica di Napoli. Via Marina risulta ancora impercorribile ai veicoli. I manifestanti sono fermi nei pressi dell'entrata agli svincoli autostradali, bloccata da un cordone delle forze di polizia per impedire che il corteo possa proseguire la sua marcia creando ulteriori problemi.

I motivi della protesta

L’idea di manifestare contro l’abolizione del Reddito di cittadinanza, che ha trovato il sostegno anche di diverse sigle sindacali, è nata dopo che, nei giorni scorsi, migliaia di cittadini napoletani hanno ricevuto comunicazione da parte dell’Inps della cessazione dell’elargizione dell’assegno. Attualmente soltanto i nuclei familiari con minori, anziani over 60 e disabili, continueranno a percepire il Reddito di cittadinanza, questo almeno fino al prossimo 31 dicembre.

Napoli è la città con il più alto tasso di percettori del Reddito di cittadinanza e, di conseguenza,

anche quella in cui sono arrivati più sms di conferma dell'abolizione: tra luglio e agosto, infatti, sono 26.338 i cittadini che si sono visti interrompere l'erogazione della misura di sostegno economico.

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