Nell’edificio di via Macedonia, nelle vicinanze del parco della Caffarella a Roma, un tempo c’era un istituto scolastico. Dal 2013 sono ospitati gli uffici della polizia locale del Gruppo sicurezza sociale urbana (Gssu) che si occupa di abusivismo edilizio, di sgomberi e di disagio sociale. Da anni, però, gli stessi vigili urbani, in maniera paradossale, sono costretti a sopportare una serie di difficoltà logistiche. La sede è fatiscente e sia il piano terra sia quello superiore versano in uno stato di degrado preoccupante. Il palazzo è di proprietà del Comune che non interviene per riqualificare la struttura. La denuncia delle pessime condizioni in cui devono operare i caschi bianchi arriva dalle organizzazioni sindacali di categoria.
Le condizioni degli uffici
La porta di ingresso è divelta, tanto che per mantenerla aperta i vigili utilizzano un sasso. All’interno ci sono cumuli di oggetti abbandonati, probabilmente sequestrati da anni. Materassi, elettrodomestici, divani, ma anche bottiglie di birra vuote e rifiuti vari fanno da cornice nella sala d’ingresso. Il degrado è evidente anche al primo piano. Solamente negli uffici dove alloggiano gli agenti della polizia locale c’è un po’ più di ordine. Sui muri ci sono scritte fatte con bombolette spray, dato che è molto semplice entrare di notte nei locali dei vigili urbani. Insomma, una situazione raccapricciante che fa gridare allo scandalo i sindacati.
Le reazioni
I rappresentanti delle associazioni di categoria hanno rilasciato alcune dichiarazioni al quotidiano Il Tempo. “I vigili sono in queste condizioni da anni – ha spiegato Luciano Magrì del sindacato Csa – ed è stata più volte segnalata al comando. L'edificio è in malora”. Gli agenti della polizia locale chiedono interventi radicali. Non bastano le periodiche disinfestazioni, i topi e gli insetti brulicano in un ambiente malsano. Se non verrà effettuata una bonifica dell’intera area il disagio persisterà.
“Da sempre – hanno concluso i sindacalisti – diciamo che un ambiente insalubre, in un paese civile, non deve essere vissuto dai lavoratori. Presto ci faremo sentire e a quel punto la situazione sarà sotto gli occhi di tutti”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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