Roma, Capodanno senza concerto: rinunciano tutti. Gualtieri: "Nessuna censura a Tony Effe"

Anche Mara Sattei si rifiuta di salire sul palco. Mahmood stronca la giunta dem: "Non deve esistere censura". Ora Gualtieri è nei guai

Roma, Capodanno senza concerto: rinunciano tutti. Gualtieri: "Nessuna censura a Tony Effe"
00:00 00:00

Il Circo Massimo di Roma potrebbe restare vuoto a Capodanno. L’esclusione di Tony Effe dal concerto sancita dalla sinistra ha scatenato un effetto domino disastroso per l’organizzazione dell’evento. Molti artisti si sono schierati al fianco del trapper censurato, ma non solo: anche gli altri protagonisti del concerto hanno fatto un passo indietro. Parliamo di Mahmood e Mara Sattei, che hanno annunciato il forfait su Instagram in solidarietà con il collega.

"Ho aspettato fino all'ultimo poichè speravo di leggere una notizia diversa rispetto all'esclusione di Tony Effe dal Capodanno di Roma. Ritengo sia una forma di censura per cui decido anche io di non partecipare al Capodanno della Capitale Sono fermamente convinto che qualsiasi forma d'arte possa essere discussa e criticata, ma non deve esistere censura" le parole di Mahmood. Pochi minuti dopo è arrivato l’annuncio di Mara Sattei: "Date le decisioni prese in merito al Capodanno di Roma, anch'io non prenderò parte all'evento. Non trovo corretto impedire a un artista di esibirsi, privandolo della sua libertà di espressione".

Non è tardata ad arrivare la replica di Roberto Gualtieri. “Roma Capitale non censura nessuno“ la precisazione del sindaco capitolino, sottolineando che nella città che amministra negli ultimi tre anni “hanno suonato tantissimi artisti, di ogni genere e provenienza. Roma è e resta una città aperta e libera, che ama l’arte e la musica in tutte le sue forme. Difenderemo sempre la pluralità delle idee e non imponiamo né controlliamo opinioni. Parlare di censura è quindi del tutto fuori luogo". Determinato a respingere ogni addebito, sperando di sfuggire alle feroci critiche di queste ore, Gualtieri ha aggiunto: "Tony Effe per altro ha già suonato a Roma e sicuramente avrà occasioni di suonare ancora nella nostra città. Tuttavia, è evidente che si sono urtate alcune sensibilità su valori fondamentali come la libertà delle donne e la lotta contro ogni forma di violenza nei loro confronti. Il Concerto di Capodanno ha senso solo se è una festa che unisce e non divide la città”.

Una gatta da pelare per l’amministrazione Pd, finita nel mirino anche degli organizzatori del concerto di Capodanno e del management di Tony Effe. Vivo Concerti srl e Friends&Partners Spa hanno preso le distanze dalla giunta rossa, evidenziando “stupore e dispiacere poiché tale decisione è stata presa in assenza di alcuna valida motivazione, dopo il raggiungimento di un accordo fra le parti e addirittura dopo l’annuncio e la conferenza stampa in cui veniva annunciata e pubblicizzata la presenza di Tony all’evento”. I manager hanno invece posto l’accento sull’evidente danno di immagine subito dall’artista.

Finito al centro di polemiche bipartisan, Tony Effe è stato messo alla porta per i testi “sessisti e misogini” delle sue canzoni. Critiche feroci, tali da spingere il Comune a ritirare l’invito a esibirsi al trapper. Il sindaco Roberto Gualtieri ha ribadito la sua posizione ieri a Di Martedì: "Tutti posso cantare ma in questo caso stiamo parlando del concerto di Capodanno, pagato con i soldi pubblici. Si è visto che la scelta di farne l'artista principale divideva, creava un forte disagio in tante persone che considerano i testi delle sue canzoni non coerenti con i messaggi positivi che si danno sulle donne e sul contrasto alla violenza. Se uno deve fare un concerto pagato dai cittadini, deve unire.

Tony Effe faccia i concerti che vuole ma a Capodanno faremo qualcos'altro". Ma con l’assenza di Mahmood e Mara Sattei il Circo Massimo rischia di restare vuoto, il sindaco potrebbe essere costretto a tirare fuori la chitarra e improvvisare qualche brano…

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica