Questa mattina all'alba, Milano si è risvegliata con due ospiti non graditi sulla cima del suo monumento più significativo: il Duomo. Sono trascorsi pochi giorni dall'assalto notturno alla Galleria Vittorio Emanuele II, vandalizzata e sfregiata con le bombolette spray nel suo frontone. Nel giorno successivo alla ripulitura del monumento, ecco che stavolta a rischiare è stata una delle chiese più riconoscibili del pianeta, un simbolo dell'Italia. Anzi, il simbolo nel simbolo, la Madonnina dorata che svetta in cima alla guglia più alta del monumento, punto di riferimento e faro per i milanesi e per chiunque visiti la città.
L'allarme è scattato poco dopo le 6, quando due ragazzi completamente vestiti di nero sono stati visti scalare proprio quella guglia: impossibile non notarli sul bianco candido del marmo del Duomo. Stavolta, l'apparato di sicurezza ha funzionato e i due, capendo di non avere via di fuga libere, sono scese di propria volontà dal monumento, consegnandosi agli agenti della polizia locale di Milano che li attendevano in basso. Sono stati identificati, fermati e denunciati in attesa delle decisioni dell'autorità giudiziaria. I due vandali sarebbero di nazionalità francese, un elemento che non può essere sottovalutato proprio in correlazione con quanto accaduto pochi giorni fa in Galleria, altro monumento che si affaccia sulla piazza che rappresenta il salotto buono della città.
"Dopo le prima verifiche non sembra esserci alcun rapporto con gli imbrattamenti della Galleria", ha scritto su Facebook l'assessore alla Sicurezza Marco Granelli, che ha condiviso anche foto e video dell'intervento. Ma la nazionalità dei due arrampicatori del Duomo è un elemento che porta a fare alcune riflessioni, in quanto dalle prime indagini svolge sui vandali della Galleria era emersa una pista francese, legata ad alcuni graffiti molto simili comparsi qualche settimana fa nei pressi della stazione di Tolosa, in Francia. Se, come dice Granelli, non ci sono collegamenti diretti tra i fatti della Galleria e il Duomo, non è comunque escluso che il nostro Paese sia al centro di qualche challenge di cui ancora non si sono avute evidenze. Secondo indiscrezioni avrebbero 18 e 20 anni e sarebbero praticanti amatoriali di parkour.
Per quanto stavolta l'operazione si sia conclusa con la cattura, resta comunque un enorme falla nell'apparato di prevenzione. Stavolta erano due ragazzini vogliosi di dimostrare le proprie abilità ma è davvero così semplice raggiungere punti sensibili come la Madonnina del Duomo e la cima della Galleria Vittorio Emanuele II? Questo apre molti scenari sulle disposizioni di sicurezza dei monumenti nel nostro Paese e di Milano in particolare.
Le prossime ore saranno fondamentali per capire se i due si siano presentati sotto il Duomo questa notte, cosa improbabile, o se si siano nascosti ieri alla chiusura delle terrazze, trascorrendo poi la notte sulla chiesa per poi tentare l'impresa alle prime luci dell'alba. Non avevano bombolette con sé e il loro obiettivo pare fosse quello di pubblicare immagini sui social per dimostrare la loro impresa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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