Scappano di casa, il cingalese le ospita, poi l'incubo: 13enni segregate e stuprate a Treviso

Le minorenni erano scappate di casa e non sapevano dove dormire, così avevano accettato la proposta dell'uomo. Rinchiuse in garage, sono state abusate sessualmente

Scappano di casa, il cingalese le ospita, poi l'incubo: 13enni segregate e stuprate a Treviso
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Una storia agghiacciante quella che arriva da Treviso, dove un cingalese di 49 anni è stato recentemente condannato per aver chiuso in garage e abusato sessualmente di due ragazzine a cui aveva offerto ospitalità. La vicenda è stata molto dibattuta.

La ricostruzione

Secondo quanto riferito dal Gazzettino, che ha seguito il caso giudiziario, il fatto si è verificato a Conegliano (Treviso) e risale al 2020, per la precisione alla notte fra l'11 e il 12 novembre 2020. Le vittime, due amiche che all'epoca avevano 13 anni, erano scappate di casa ma non sapevano dove alloggiare, così lo straniero si era proposto di ospitarle. Le due, infatti, conoscevano il soggetto da tempo e per tale ragione si erano rivolte a lui.

Il 49enne, che svolgeva la professione di pizzaiolo in un locale del posto, aveva allota trasformato il proprio garage in una camera da letto per le due ragazzine e le aveva accolte. Secondo la versione riportata dall'accusa, quella notte l'uomo avrebbe offerto delle droghe alle minorenni, fra cui marijuana e altre sostanze stupefacenti. Poi, dopo averle chiuse in garage, le avrebbe violentate. A detta delle giovani, il 49enne le avrebbe costrette a subire rapporti sessuali: in caso contrario, non le avrebbe lasciate uscire dal garage.

Le giovanissime erano successivamente riuscite ad andarsene e a tornare a casa. Le famiglie, non vedendole tornare, si erano intanto rivolte al commissariato di Conegliano per sporgere formale denuncia. Da qui le indagini della polizia, conclusasi con l'arresto del cingalese, avvenuto nel 2021.

La condanna

L'imputato è stato recentemente condannato a 4 anni e 8 mesi di reclusione per violenza sessuale. La pm Mara De Donà aveva chiesto 6 anni e 4 mesi, ma il gip di Treviso Piera De Stefani ha concesso le attenuanti. Assoluzione, infatti, per l'accusa di cessione di droga. Da una perquisizione effettuata all'interno del garage, infatti, non sono emerse tracce di sostanze stupefacenti. Il cingalese dovrà però riconoscere a entrambe le ragazze 35mila euro di risarcimento.

"I fatti devono essere interpretati così come sono realmente avvenuti. Innanzitutto le due 13enni hanno violato la normativa anti Covid che impediva di circolare alle 23. Inoltre si sono rivolte al mio assistito che conoscevano per fama e reputazione. Inoltre, le due ragazzine, si sono svegliate la mattina dopo verso mezzogiorno e si sono dirette al Biscione dove si sono trovate con alcuni coetanei", ha dichiarato nella sua arringa l'avvocato difensore del cingalese.

"Il tutto è stato messo in moto dai genitori delle 13enni che, non vedendole tornare a casa, avevano presentato denuncia di scomparsa. Non nego che i fatti siano avvenuti, ma devono essere interpretati correttamente", ha aggiunto.

Propobabile che il legale decida di presentare ricorso.

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