Scudetto, a Napoli sale l'emozione: ecco cosa sta accadendo

Si giocano al Lotto i numeri di maglia di Osimhen e Kvaratskhelia. La gustosa creazione di Gay-Odin per omaggiare Massimo Troisi e l'imminente conquista dello scudetto

Scudetto, a Napoli sale l'emozione: ecco cosa sta accadendo

Giorno dopo giorno cresce l’entusiasmo dei tifosi del Napoli per l’ormai quasi certa conquista dello scudetto. Gli azzurri, a 11 partite dalla fine del campionato, hanno un vantaggio di ben 19 punti sulla Lazio, attualmente seconda in classifica. Sono sempre più le bandiere e gli striscioni che adornano le strade della città partenopea. La voglia di festeggiare è forte. Ma l’esposizione di simboli del Napoli non è l’unico segno della passione. Perché nel capoluogo campano si sta assistendo anche ad un altro curioso fenomeno: la corsa alle ricevitorie per giocare i numeri dei protagonisti della stagione. Ovviamente sulla ruota di Napoli.

"Negli ultimi mesi – ha raccontato ad Agipronews il titolare di una ricevitoria della zona nord del capoluogo - in tanti hanno deciso di puntare sui numeri di maglia: i preferiti sono Osimhen e Kvaratskhelia (il 9 e il 77), ma sono frequenti anche il 22 di Di Lorenzo e il 6 di Mario Rui". Inoltre si spiega che tra i massimi "ritardatari" sulla ruota partenopea ci sono il 5 di Juan Jesus, numero che manca da 38 estrazioni, e il 17 di Olivera, assente da 34 turni. Non è un mistero che c’è chi vorrebbe festeggiare lo scudetto riuscendo anche a vincere al Lotto. C’è chi, però, preferisce essere più cauto. Tra i ricevitori, infatti, c'è chi "tocca ferro": "Lo scudetto non è ancora vinto, preferiamo non dire niente".

Dai numeri alla dolcezza del palato esaltata in forma d’arte. La storica azienda di cioccolato artigianale Gay-Odin ha realizzato un uovo di Pasqua gigante dedicato a Massimo Troisi, attore, regista, poeta e sceneggiatore che lo scorso 19 febbraio avrebbe compiuto 70 anni, e al terzo scudeto tanto atteso in città. "Un artista a tutto tondo capace di emozionare con il suo umorismo timido, mai superficiale", ha spiegato Marisa del Vecchio, ad di Gay-Odin. È stato Fabio Ceraso, maestro decoratore dell'azienda partenopea, a riprodurre a mano libera sulla superficie dell'uovo il ritratto del celebre personaggio. È servita una settimana di lavoro per completare l'opera. Ma il risultato è davvero eccellente. La scultura, realizzata in cioccolato fondente, è alta 2,5 metri, ha un diametro di 1,20 metri e pesa 350 kg.

Per creare il grande uovo si è partiti dalla locandina del film documentario del regista Mario Martone "Laggiù qualcuno mi ama": il disegno raffigura Troisi che ammira il panorama più bello di Napoli: il Golfo con via Caracciolo, l'isolotto di Megaride dove è situato Castel dell'Ovo e il Vesuvio dal cui cratere spuntano due scudetti seguiti da un cuore azzurro con il numero 3. Il tutto incorniciato dalla scritta "Ricomincio da tre", la commedia che l'attore ha diretto e interpretato al fianco di Lello Arena.

Dal Vesuvio disegnato sulla cioccolata ad un altro realizzato in una strada. Nei Quartieri Spagnoli è stato creato un enorme vulcano, dipinto di bianco e di azzurro, con annessi fumogeni a simularne l'eruzione. Ma sulla colorazione di strade e marciapiedi sono molte le voci critiche.

Poi ci sono i ricordi. Benedetto Casillo, attore di teatro, cinema e televisione e volto popolare di "Number two", una delle più famose trasmissione sportive (condotta da Marino Bartoletti) che andava in onda su Canale 34 nell’epoca d’oro del Napoli di Maradona, parlando con ilGiornale.it si è detto sì emozionato per la vicina vittoria del terzo scudetto da parte degli azzurri ma non sorpreso perché la squadra guidata da Spalletti gioca un gran calcio, divertente ed esaltante.

"Festa grande si sta preparando a Napoli. Mi sembra, però, una festa un po’ diversa da quella del primo scudetto. Nel 1987 la corsa per il vincere il titolo era stata molto più combattuta. La conquista dello scudetto era attesa ma non scontata. Per questo all’epoca i festeggiamenti erano stati quasi improvvisati e più spontanei. Oggi mi sembra diverso perché ci si sta preparando da tempo", ha spiegato Casillo. Quest’ultimo ricorda cosa accadde quel 10 maggio dell’87 all’esterno di uno dei cimiteri di Napoli. "Qualcuno, 'rivolgendosi 'ai defunti, scrisse la frase divenuta famosissima: "E che vi sit perso!"("E che vi siete persi"!)".

Manca oltre un mese alla fine del campionato. Ma Napoli è già in festa.

Con lo scudetto ormai a un passo l’attenzione di molti è rivolta alla Champions League. Un successo nella competizione continentale sarebbe un’impresa. I tifosi ci sperano ma su questa eventualità sono molto più cauti.

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