Pomezia, coppia cinese in manette per sfruttamento della prostituzione

I coniugi gestivano un giro di incontri a luci rosse nella zona di Torvajanica Alta. Le indagini dei carabinieri sono partite grazie alle segnalazioni dei residenti e delle mogli gelose

Fonte: MonzaToday
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Due cittadini cinesi residenti a Pomezia, marito e moglie di 48 e 52 anni, sono finiti agli arresti domiciliari per i reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione in concorso fra di loro. L’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip di Velletri, è stata eseguita dai carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Pomezia.

Le indagini, coordinate dalla procura della Repubblica, sono iniziate nell’estate dello scorso anno. I militari dell’Arma hanno ricevuto diverse segnalazioni da parte di molte persone preoccupate ed esasperate per il continuo viavai di uomini che, giorno e notte, si recavano in una villetta nella zona residenziale di Torvajanica Alta. Anche le mogli tradite hanno fatto la loro parte, condividendo le loro preoccupazioni con gli investigatori.

Dopo mesi di indagini, i militari hanno raccolto pesanti indizi di colpevolezza a carico dei coniugi, in ordine del fatto che gestissero un giro di prostituzione nella zona con stile e modalità tipicamente imprenditoriali. Infatti, erano proprio marito e moglie ad occuparsi personalmente di organizzare gli incontri a luci rosse. Individuavano gli appartamenti dove sistemare le ragazze, ne gestivano i trasferimenti e le rifornivano di generi alimentari e di prima necessità. Si preoccupavano anche del comparto “marketing”, pubblicizzando le prestazioni sessuali su vari siti di incontri, trattando orari e tariffe. Dalle ricostruzioni dei carabinieri, inoltre, è emerso che la moglie era colei che svolgeva il ruolo dirigenziale in questa attività. Il giro di affari ammontava a decine di migliaia di euro, di cui i coniugi incassavano fino al 50 per cento.

Il sequestro di materiale informatico e di numerosi telefoni da parte dei carabinieri ha permesso di costruire un solido quadro indiziario che ha consentito al giudice per le indagini preliminari di Velletri di emettere i provvedimenti cautelari eseguiti nella mattina di giovedì 21 settembre.

Questa non è la prima volta in cui a Pomezia si è registrata la presenza di giri di incontri a luci rosse gestiti da cinesi. Nel novembre del 2022, i carabinieri di Roma hanno arrestato due persone, un uomo di 43 anni e una 51enne cittadina del Paese asiatico, con l’accusa di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.

I due soci in affari gestivano quattro appartamenti, due a Roma, uno a L’Aquila e uno proprio a Pomezia, in cui ragazze cinesi offrivano prestazioni sessuali a pagamento. Anche in questo caso, era la donna ad occuparsi dell’organizzazione degli incontri e dello smistamento dei clienti.

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