"Siete matti, suicidatevi". Questa la frase-choc apparsa sul finire dello scorso ottobre sul muro esterno del Centro di salute mentale di Siena, in Toscana. E a quasi due mesi di distanza dai fatti, le indagini condotte dalle forze dell'ordine sembrerebbero averne individuato l'autore. Anzi, l'autrice, per essere precisi: stando a quanto riportato dai media locali infatti, ad imbrattare la parete con la frase offensiva nei confronti dei pazienti sarebbe stata una ragazza di 25 anni. Lei stessa risulterebbe da tempo in cura psichiatrica, sulla base degli ulteriori accertamenti condotti sul suo conto dagli inquirenti. Questo è quanto riscontrato in particolare dai poliziotti della squadra mobile della questura di Siena, i quali sarebbero riusciti proprio nelle scorse ore a risalire al profilo della giovane anche grazie al supporto delle telecamere del circuito di videosorveglianza della zona, dopo averne passato al setaccio le riprese in cerca di eventuali indizi utili.
Anche se, evidentemente pentitasi del gesto, la venticinquenne avrebbe agevolato l'inchiesta nella sua fase finale, confessando tutto. Una confessione che non le ha comunque evitato una denuncia per imbrattamento aggravato. A rendere noto l'accaduto fu Asl Toscana Est, ovvero l'azienda sanitaria che gestisce la struttura. Ad accorgersi della scritta nera vergata con una bomboletta spray furono infatti gli stessi dipendenti della struttura, con i vertici di Asl che decisero subito di sporgere denuncia. Anche il presidente del consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, stigmatizzò l'episodio nelle ore immediatamente successiva alla scoperta. Per una posizione ribadita da Asl più volte, sotto questo profilo.
"Sul muro esterno del Centro di salute mentale di Siena è apparsa una scritta vergognosa e infamante - la versione dell'azienda, resa nota dal direttore di Psichiatria per la provincia di Siena, Claudio Lucii, in un comunicato - verso questi atti non ci deve essere nessuna tolleranza. Il nostro stato emotivo è di grande indignazione. La direzione aziendale e tutti operatori dell'unità funzionale ribadiscono il loro quotidiano impegno per la cura delle persone e delle famiglie che si rivolgono al nostro servizio pubblico di salute mentale, con un costante lavoro di vicinanza, accoglienza e supporto. Il diritto alla cura, per tutti, ma proprio per tutti è sancito nella nostra Carta costituzionale e nelle leggi della Repubblica".
La frase venne immediatamente rimossa, ma la vicenda destò impressione in città. Non sono ancora chiare le ragioni che avrebbero spinto la ragazza ad agire. Anche se nei prossimi giorni potrebbero esserci novità, volte a chiudere in via definitiva una brutta storia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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