Ancora una violenza sessuale denunciata a Milano, l'ennesima per una città che non ha saputo gestire il degrado ma ci si è lasciata trascinare colpevolmente, a causa di una amministrazione cittadina completamente incapace di reagire. O meglio, incapace di ammettere la realtà per mere ragioni ideologiche. L'ultimo episodio si è verificato al parco di Trenno, periferia orientale della città. La vittima è una designer americana di 27 anni, che da qualche tempo vive a Milano. I fatti si sarebbero verificati attorno alle 18, in piena luce del giorno.
Ad accorgersi che le fosse successo qualcosa sono stati alcuni passanti, che vedendola camminare con passo alquanto insicuro l'hanno avvicinata per sincerarsi delle sue condizioni. Lei, con un intaliano incerto misto all'inglese e visibilmente in stato di choc, ha spiegato di essere stata aggredita e di non stare bene. A quel punto è scattato l'allarme e sul posto si sono precipitate le pattuglie della polizia locale. "Sono stata violentata lì nel parchetto da uno sconosciuto", ha detto la ragazza agli agenti, scoppiando a piangere. A quel punto si è attivato il protocollo antiviolenza e un'ambulanza chiamata in supporto ha accompagnato la ragazza al Soccorso violenze sessuali e domestiche della clinica Mangiagalli del policlinico.
Nel frattempo sono partite le indagini sul posto per rintracciare il presunto aggressore. Il parco Trenno si trova nelle vicinanze del centro commerciale Bonola ed è una zona frequentata da numerosi runner a qualunque ora del giorno ma, soprattutto, alle 18 del venerdì sera. A quell'ora nel parco si possono trovare famiglie, runner e cittadini che approfittano della fine dell'orario di lavoro per concedersi una passeggiata in uno dei polmoni verdi della città.
Tuttavia, i primi risultati non sono stati soddisfacenti, perché pare che nessuno si sia accorto di nulla. Le forze dell'ordine sono tutt'ora impegnate nella ricerca dell'uomo, del quale la ragazza avrebbe fornito una descrizione poco accurata, rendendo più complicate le operazioni di ricerca. Tuttavia, la designer ha fatto perdere le sue tracce una volta giunta presso il pronto soccorso.
Mentre era in attesa di essere visitata dai medici della Mangiagalli, infatti, si sarebbe allontanata senza lasciare alcun recapito o indirizzo di contatto. Il nucleo di polizia locale che si occupa di violenze sessuali è all'opera per identificare anche lei, oltre al presunto autore dello stupro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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