Sosta con lo yacht in un'area protetta, il Parco denuncia lo sceicco

Il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano ha denunciato il ministro degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti, per essersi fermato con yacht e moto d'acqua in un'area protetta

Una delle moto d'acqua dello sceicco filmata dalle telecamere
Una delle moto d'acqua dello sceicco filmata dalle telecamere
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Da un lato il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano e Legambiente, dall'altro il ministro degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti. Il pomo della discordia alla base di questo scontro sui generis? L'atteggiamento del politico in questione, lo sceicco Abdullah bin Zayed Al Nahyan, filmato dalle telecamere mentre con il suo yacht e le sue moto d'acqua sostava nell'area protetta dell'isola di Giannutri. E il Parco ha denunciato il ministro.

È avvenuto nelle scorse ore e a comunicarlo è stata la stessa dirigenza del Parco dell'Arcipelago, in una nota pubblicata sul sito internet dell'ente. Tutto è iniziato quando lo sceicco, a bordo del suo "Opera" (un panfilo di quasi 150 metri di lunghezza, fra i più grandi e lussuosi del mondo) ha deciso di concedersi una vacanza al largo delle coste della Toscana. Fin qui nulla di male, non fosse che lo yacht si sarebbe fermato anche nella zona dei Grottoni, uno spazio a tutela integrale.

Non solo: dall'imbarcazione sarebbero fuoriusciti motoscafi e moto d'acqua, pur trattandosi di un'area protetta. Il presidente del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, Giampiero Sammauri, ha quindi fatto sapere di aver denunciato quanto accaduto tramite la Capitaneria di porto all’autorità giudiziaria, anche grazie alle telecamere di videosorveglianza che hanno potuto registrare gli spostamenti dello yacht.

E non è tutto, perché lo stesso Sammauri ha lanciato un appello volto ad inasprire le sanzioni previste per chi non rispetta le leggi che tutelano le aree protette. Già, perché stando alle norme vigenti, lo sceicco rischia potenzialmente (oltre alla condanna ad un anno di reclusione) una sanzione che può variare da 100 a 25mila euro. Una cifra irrisoria, per un magnate che si sposta su una barca dal valore di quasi mezzo miliardo di euro.

E che, come rilevato ironicamente da Sammauri, potrebbe quindi acquistare l'intera isola di Giannutri."Gli spostamenti sia dello yacht che delle moto d’acqua intorno all’isola sono stati documentati ed è stato denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine competenti, con la richiesta di accertare le relative violazioni secondo quanto stabilito dall’art. 30 della Legge 394/1991 - si legge nel comunicato dell'ente - il presidente Sammuri rileva comunque che le sanzioni previste dalla legge quadro sui Parchi siano veramente basse. E dunque inefficaci su chi, specie in questo caso, potrebbe ben comprarsi l’intera isola.

Da tempo chiede che si provveda ad aggiornare la legge sulle aree protette, affinché oltre ad aggiornare ed elevare l’importo delle sanzioni si possa prevedere il sequestro dell’imbarcazione per alcuni giorni, sicuro e più efficace deterrente".

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