Ennesima aggressione alle forze dell'ordine, stavolta a Como, nei pressi della frontiera con la Svizzera, sul confine con Chiasso. La polizia è stata allertata nel pomeriggio di ieri per un'aggressione ai danni di una donna che si stava perpetrando in una piazza a 500 dalla dogana. Giunta sul posto, la volante ha intercettato l'uomo, tunisino, che si stava ancora scagliando contro quella che, successivamente, si è scoperto essere sua moglie.
L'uomo era evidentemente alterato dall'alcol e quando gli agenti l'hanno avvicinato per procedere con l’identificazione, che è una procedura standard in caso di intervento delle forze dell'ordine, ha tentato la fuga. L'ubriachezza e la rapidità degli agenti non gli hanno permesso di andare troppo lontano e poco dopo è stato comunque raggiunto e caricato, non senza fatica, a bordo della volante per il necessario passaggio in questura. Mentre veniva compiuto l'arresto, il tunisino ha sferrato calci e pugni contro gli agenti nel tentativo di allontanarsi e di far perdere le sue tracce. Mentre gli agenti lo trasferivano, per procedere con l'identificazione e la notizia di reato, lo straniero ha proseguito con i comportamenti violenti a bordo della vettura, in particolare ha sferrato diverse testate contro i finestrini blindati della volante e contro la carrozzeria.
Fortunatamente, non è riuscito a procurarsi ferite. Durante il suo agitarsi violento, il tunisino ha ferito uno degli agenti che si trovavano a bordo della pattuglia. Trasportato presso il vicino ospedale Sant'Anna a San Fermo della Battaglia, i medici gli hanno diagnosticato una frattura composta del polso e dello scafoide, con una prognosi di 30 giorni. L'uomo è stato arrestato ma è stato anche denunciato in stato di libertà, poiché irregolare sul territorio nazionale, e sanzionato amministrativamente per ubriachezza molesta.
Il tunisino, infatti, risulta essere residente in Svizzera e non si sarebbe dovuto trovare sul suolo italiano, probabilmente perché titolare di uno status di richiedente asilo o di rifugiato, che non gli permette di lasciare il territorio elvetico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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