Va in retromarcia a investe il figlio di un anno e mezzo. Tragedia a Treviso

L'uomo stava facendo retromarcia di fronte a casa quando ha inavvertitamente investito il proprio bambino, morto dopo due giorni di agonia

Va in retromarcia a investe il figlio di un anno e mezzo. Tragedia a Treviso
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I punti chiave

Dramma a Casier, in provincia di Treviso, dove un bimbo di un anno e mezzo ha perso la vita dopo essere stato accidentalmente investito dal proprio padre, che stava facendo retromarcia. L'uomo è naturalmente devastato dal dolore.

Cosa è successo

Secondo quanto riferito dai quotidiani locali, il tragico episodio si è verificato domenica scorsa a Dosson, frazione del comune di Casier. Stando alla ricostruzione, il 45enne Olaf Vidali stava facendo retromarcia nel vialetto del giardino di casa quando ha purtroppo investito il suo bambino, il piccolo Matteo Vidali, che si trovava proprio dietro la vettura. Il bimbo era ancora troppo piccolo per poter essere avvistato mediante lo specchietto retrovisore, il papà non avrebbe mai potuto vederlo ed evidentemente intorno non si trovava nessuno che potesse metterlo in allarme. Ciò che è accaduto, dunque, non avrebbe potuto essere evitato.

Il piccolo Matteo è stato investito e quando il padre si è accorto dell'urto era ormai troppo tardi. Immediata la chiamata ai soccorsi e la corsa disperata al pronto soccorso dell'ospedale Ca’ Foncello di Treviso. Il bambino, di solo un anno e mezzo, è stato subito preso in cura dal personale medico, che ha fatto il possibile per salvargli la vita, anche se le sue condizioni sono apparse molto critiche. Il piccolo è rimasto per due giorni ricoverato presso il reparto di Terapia intensiva del nosocomio, lottando fra la vita e la morte. Purtroppo alla fine non ce l'ha fatta a causa delle gravissime lesioni cerebrali provocate dall'impatto con l'auto guidata dal padre. I medici potuto solo constatare il decesso.

I genitori del bambino, Olaf e Laura Vidali, sono devastati dal dolore.

Le indagini

Del caso si stanno occupando le forze dell'ordine, incaricate di ricostruire le esatte dinamiche dell'incidente, valutando quale sia l'effettiva posizione del padre del piccolo. Il 45enne è un dipendente di Alternativa Ambiente. La famiglia è chiusa nel proprio dolore e la comunità ha espresso vicinanza e cordoglio.

Si attende ora che l'autorità giudiziaria dia il

via libera per la celebrazione del funerale del bambino. La procura della Repubblica di Treviso ha infatti dato disposizione affinché venga prima effettuato un esame autoptico sul corpo del piccolo Matteo.

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