Prima il litigio e, poi, il gesto folle che ha trasformato l’alterco in un dramma. La notte scorsa un uomo ha gettato un consistente quantitativo di liquido infiammabile sul corpo della moglie e le ha dato fuoco. L’episodio è accaduto a Pantelleria, in provincia di Trapani. La donna di 48 anni adesso è ricoverata in gravissime condizioni all'ospedale Civico di Palermo con ustioni sul 70% sul corpo. Anche il marito è rimasto ferito al volto e agli occhi per il ritorno di fiamma e rischia di diventare cieco. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del comando provinciale di Trapani, che hanno avviato le indagini di rito. A lanciare l'allarme sono stati i vicini di casa che hanno sentito le urla della donna. I militari dovranno scoprire i motivi che hanno spinto l’uomo ad aggredire la moglie dandole fuoco.
Nessuna denuncia
Una storia di famiglia che da tempo era sfociata in litigi, anche se vere e proprie denunce non c'erano mai state. La donna veniva da un precedente matrimonio e aveva cinque figli, tutti in età da accudire. Il precedente marito aveva avuto anche una denuncia per droga tempo fa. La coppia abitava in via Maggiuluvedi non molto distante dal centro principale del paese.
Il precedente
Sempre a Trapani, undici anni fa, si è verificato un episodio simile. Un uomo di 39 anni uccise la moglie, Maria Anastasi, incinta al nono mese, colpendola alla testa prima di bruciare il suo corpo. Salvatore Savalli è stato condannato all’ergastolo nel 2017 dalla Corte di Cassazione dopo un lungo processo. La svolta nelle indagini arrivò quando a confessare fu Giovanni Purpura con la quale l’uomo aveva una relazione extraconiugale.
La donna raccontò agli inquirenti di aver assistito all’omicidio senza prenderne parte. Dalla ricostruzione dei giudici l’assassino si allontanò in auto con la moglie e dopo l’ennesimo litigio la colpì alla testa con una pala per poi dare fuoco al corpo senza vita della donna.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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