Gli affidano la nipote dodicenne, lui la violenta: l'orrore dello straniero

A Terracina, un trentacinquenne romeno è finito ai domiciliari: è stato accusato di aver violentato la nipote dodicenne, che gli era stata affidata durante un periodo di assenza dei genitori

Gli affidano la nipote dodicenne, lui la violenta: l'orrore dello straniero
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Avrebbe violentato la nipote di 12 anni, che gli era stata affidata dai genitori stessi durante la loro assenza. Questa l'accusa mossa nei confronti di un uomo di 35 anni originario della Romania, accusato di violenza sessuale ai danni della nipote ed arrestato in regime di domiciliari. Per una vicenda che arriva da Terracina, in provincia di Latina: secondo quanto riporta oggi dalla stampa locale, l'episodio in questione risale agli scorsi mesi e a denunciarlo sono stati il padre e le madre della presunta vittima. Tutto sarebbe iniziato, sempre secondo quanto fin qui ricostruito, durante un periodo d'assenza dei genitori della dodicenne: i due avrebbero dovuto assentarsi ed avrebbero chiesto al trentacinquenne di occuparsi della ragazza e dei fratelli. Ma una notte, mentre i bambini si erano ormai addormentati, lo zio sarebbe entrato nella camera della giovane nipote. E dopo essersi intrufolato improvvisamente nel letto della ragazzina, avrebbe abusato di lei.

La giovanissima vittima, in stato di choc a seguito dell'accaduto, non avrebbe trovato inizialmente nemmeno la forza di raccontare quel che le sarebbe successo. Come lei stessa avrebbe raccontato in un secondo momento agli investigatori, temeva di non essere creduta ed avrebbe avuto a quanto pare paura anche di eventuali ritorsioni da parte dello zio. Solo dopo qualche settimana, la minorenne si sarebbe fatta coraggio ed avrebbe deciso di parlarne: il peso della violenza che avrebbe subìto si era forse fatto insostenibile, al punto da indurla a confidarsi con la sorella maggiore su quanto avvenuto quella sera. E sarebbe stata proprio quest'ultima a mettere al corrente i genitori di quel che aveva appena ascoltato. I familiari, dopo aver interrogato la figlia minore ed aver avuto da lei la conferma sulla veridicità del racconto, si sono rivolti quindi alla polizia per sporgere querela nei confronti del trentacinquenne straniero.

La denuncia ha dato il via all'attività investigativa, con l'obiettivo di raccogliere indizi utili a ricostruire nei dettagli la storia. Nel corso degli accertamenti condotti dagli investigatori, portati avanti di concerto con l'autorità giudiziaria, la dodicenne è stata ascoltata in audizione protetta. E ha a quanto sembra confermato in toto quanto aveva già confidato in precedenza alla sorella. Una ricostruzione che è stata reputata verosimile, da chi indaga.

E che ha portato l'autorità giudiziaria ad avanzare richiesta al giudice per le indagini preliminari di una misura cautelare a carico dello zio. All'uomo, arrestato e posto ai domiciliari, verrà adesso applicato il braccialetto elettronico. E a breve potrebbero esserci ulteriori sviluppi.

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